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[Zero2] Akira Sakata & Giovanni di Domenico. 10 maggio. Standards.

Posted: Aprile 18th, 2018 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Akira Sakata & Giovanni di Domenico. 10 maggio. Standards.

Alla faccia delle sue 73 primavere, Akira Sakata sembra sprizzare sempre più energie, scrutando il futuro da Oriente. Nato nei pressi di Hiroshima, Sakata aveva nemmeno sei mesi quando la sua terra è stata sventrata da „Little Boy“, cambiando per sempre il rapporto dell’umanità con la morte. La sua infanzia è l’epoca in cui si sviluppa la fede nella bomba, feticcio di una vita sotto minaccia che ancora sottende le relazioni globali. Ma sono anche gli anni in cui comincia a germogliare il mondo del dopo-bomba, e Sakata ha innaffiato quei germogli con la sua musica per decenni. Proprio come la pompa protonica che dà il titolo al suo ultimo disco, Sakata trae energia dagli scambi e la sfoga in un’improvvisazione meditata, fatta di scatti, rallentamenti e avventure vocali che risalgono la corrente di una tradizione lunga e immutata. La stessa che affiorava in “Iruman”, il duo con Giovanni Di Domenico: due estremi distanti che si rincorrono in libertà, come tra i vicoli polverosi della copertina di Proton Pump, dove una dozzina di condizionatori seguono altrettante insegne in bianco e nero. Una sola è rossa, c’è scritto „Zuma“, proprio come il festival del dopo-bomba che sta per tornare a Milano, anticipato proprio da questa data. Un’immagine scelta sicuramente senza saperlo, ma come si è detto, Akira Sakata vede il futuro.

 

Akira Sakata & Giovanni di Domenico. giovedì 10 maggio. Standards. pochi euri.


[Zero2] Marginal consort. 17 aprile. Macao

Posted: Aprile 10th, 2017 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Marginal consort. 17 aprile. Macao

I Marginal Consort sono una delle cose più assurde che la musica “libera” possa vantare nel mondo. Il collettivo giapponese, fondato dal dadaista Kazuo Imai, si riunisce per suonare dal vivo una volta all’anno (o poche di più quando se ne presenta l’occasione), si dispone liberamente nello spazio e manipola oggetti e strumenti, bambù e sensori, onde sonore e idee nell’arco di performance di lunga durata. I musicisti collaborano tra loro tramite lo spazio: non è un interplay ma una compresenza, una simultanea occupazione dell’etere che a volte genera dialogo, altre volte strade parallele che non si intersecano se non nei timpani dell’ascoltatore. A Macao di spazio ne troveranno a bizzeffe, e ad aprirglielo ci penserà Saturnalia, il festival estivo macaino che condivide con il collettivo giapponese lo stesso approccio materico. Suoni differenti che si incontrano o si evitano, tra rumorismi e casse dritte, pop trasognante e sincretismo, nel corso di un unico evento che è più lungo di una sera, di una notte, di una stagione intera. Nell’uno o nell’altro caso, il risultato è una lunga allucinazione uditiva, una volta all’anno, o quest’anno due. Siamo fortunelli, grazie Saturno.

Saturnalia preview: Marginal Consort. lunedì 17 aprile, ore 19. Macao. cinque euro.


[Zero2] OOOM Festival. 16 ottobre. Santeria (nuovo).

Posted: Ottobre 4th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] OOOM Festival. 16 ottobre. Santeria (nuovo).

L’agenzia spaziale giapponese JAXA (宇宙航空研究開発機構, o in un fantascientifico inglese Japan Aerospace eXploration Agency) è stata rifondata nel 2003 dall’unione tra la storica NASDA e il centro di ricerca ISAS: una congiunzione di enti statali che sino ad allora non avevano prodotto granché, ad eccezione di un progetto dal valore universale. Acid Mothers Temple è un UFO sonoro sviluppato nei laboratori di Osaka dal dott. Kawabata Makoto a partire dalla tecnologia del “melting paraiso”: una propulsione azionata dalla combustione delle sinapsi e dei timpani, capace di spingere oltre le sfere celesti. Oggi, la JAXA firma un’importante partnership con l’Unione Europea e vara il progetto OOOM, la prima spaceway tra la via Emilia e Saturno, che all’ingegneria nipponica affianca la geometria mediterranea di Julie’s Haircut, Lay Llamas, Fabio Cuomo e Hexn. «È una grande occasione per l’economia intergalattica, da qui nascerà una rete di import/export destinata a ridefinire i confini stessi del trasporto psichedelico», ha annunciato in conferenza stampa il Sindaco del Metal, delegato del governo allo sviluppo del progetto. Il primo lancio è fissato il 16 ottobre dalla circonvallazione. L’atterraggio è indefinito.

OOOM Festival: Acid Mothers Temple, Julie’s Haircut, Lay Llamas, Fabio Cuomo, Hexn. domenica 16 ottobre, dalle 18. Santeria (nuovo). 15 euri.


[Zero2] Kodò. Dal 5 al 7 febbraio. CRT.

Posted: Gennaio 24th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Kodò. Dal 5 al 7 febbraio. CRT.

Chiunque ami i concerti di percussioni, i Kodò già li conosce bene e va a sentirli ogni volta che può. Chi invece odia le percussioni, probabilmente i Kodò non ha mai avuto il piacere di vederli dal vivo, altrimenti avrebbe già cambiato idea. Kodò è l’ensemble percussionistico per eccellenza nel panorama nipponico. Un simbolo di questa disciplina a livello planetario ma pure un ambasciatore ideale del suo paese, di una storia lunga e tenace che nemmeno la cattiveria di una Natura violenta, di vulcani, terremoti e tsunami, è mai riuscita ad arrestare. Da oltre trent’anni, una garanzia di mazzate, eleganza e forza bruta.

Kodò. da venerdì 5 a domenica 7 febbraio 2016, orari variabili. Teatro CRT- Triennale. Prezzi elevatissimi.


-dopo- il Japanese New Music Festival a Macao

Posted: Ottobre 23rd, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- il Japanese New Music Festival a Macao

2014-10-22 22.04.30[*] come spesso capita in queste occasioni, non ho visto un cazzo. sono stato in cassa per più di metà della serata sentendo quello che filtrava da un pesante tendone impastandosi con l’audio di un ipo-documentario da 5′ proiettato in un infinito loop.
ciononostante, anche se non ho visto quasi un cazzo, una cosa posso ribadirla a partire dal poco che ho visto, dalle esperienze precedenti, dalle chiacchiere post-concerto: il JNMF è uno spettacolo della madonna. con buona pace di chi vorrebbe relegare tra musicisti mostruosi nell’ambito del solo virtuosismo, e invece loro fanno pure il circo. e al circo si va per apprezzare tanto gli acrobati quanto i clown. io della clownerie di questi tre pazzi non mi stancherei mai, sia che ti stiano sfondando i timpani con gli Acid Mothers Temple SWR sia che ti stiano perculando in pubblico suonandosi la patta dei pantaloni.

ed è bello pensare che una roba del genere si riesca a fare pure a Macao, è bello pensare che qualcuno forse se ne sarà accorto.

[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.


[4/4] tsunami! tsunami!

Posted: Marzo 6th, 2012 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] tsunami! tsunami!

Dodici mesi fa, l’11 marzo del 2011, un terremoto di magnitudo 9 colpiva il Giappone, innestando uno tsunami che avrebbe raso al suolo buona parte della sua costa settentrionale in una tragedia che cambierà per sempre la storia del paese. Un anno più tardi potremmo dire che è uno tsunami sonoro quello che travolgerà le orecchie dei milanesi nelle prossime settimane, ma è bello osservare come ad aprirlo ed accompagnarlo ci sia proprio una gemma splendente del panorama musicale nipponico, che si carica tutta la sua secolare tradizione sulle spalle e va a sbatterla in faccia al mondo intero. Simbolo di una storia lunga e tenace che nemmeno la forza della Terra riesce ad arrestare.
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