indice . . .

E così pure Peter Brötzmann se ne è andato

Posted: Giugno 23rd, 2023 | Author: | Filed under: larsen, psicopompo | Tags: , , , , , , , , | No Comments »

E così pure Peter Brötzmann se ne è andato.

Ricordo quando lo portammo in Torchiera, era il 2011, concerto di chiusura del festival itinerante MI LAND. Eravamo terrorizzati dal suo carattere, notoriamente burbero. E infatti appena arrivato, lui che era ormai abituato ai teatri, o quantomeno a palchi più grandi e puliti, si mise subito a borbottare. Ma per poco, perché dalla sua, dalla nostra, c’era la musica. Così andò a mangiare e tornò sul palco per fare due concerti fotonici, indimenticabili, prima in solo e poi in quartetto. E al momento di salutare aveva un gran sorriso sul volto, fece il giro ad abbracciare tutte le persone che si erano sbattute per quella serata, o che “semplicemente” (ma era tutt’altro che semplice) erano venute ad ascoltarlo.

Quel giorno gli avevamo preso un volo economico, che aveva il problema di arrivare molto presto a Milano. Serviva qualcuno che lo andasse a prendere, e chiesi il favore al mio vicino di casa Antonio, che aveva una minuscola e vecchissima 500, che divertì molto Peter («Non avevo mai visto un’auto così piccola e che andasse così piano», commentò). Ma serviva soprattutto qualcuno che lo intrattenesse fino a sera, così chiesi a Gian Paolo Galasi di andare a trovarlo in albergo per un’intervista. Ne venne fuori una chiacchierata infinita: quattro capitoli (unoduetrequattro) in cui c’è dentro tutta la poetica e la radicalità di un artista unico, un gigante della storia della musica.

Read the rest of this entry »


[Zero2] Nurse With Wound. 25 novembre. macao

Posted: Novembre 7th, 2018 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Nurse With Wound. 25 novembre. macao

Cosa si può dire ancora che non sia stato detto sui Nurse With Wound? Cosa aggiungere alla meraviglia e al terrore del lavoro di Steven Stapleton e (rari) soci negli ultimi 40 anni? Davvero, non sarebbe meglio uscire senza ombrello sotto la pioggia a tastare l’orlo dell’autunno, a chiedersi perchè il freddo non sia ancora arrivato, benché sia inevitabile, come la morte? Ecco, la morte. Una cosa di cui si può continuare a parlare nonostante tutto sembri già detto da secoli ormai. I Nurse With Wound di fatto non hanno mai abbandonato il tema: la morte è l’oggetto onnipresente, nascosto tra le pieghe di un teatrino dada, pronto ad affiorare a ogni pagina girata. E della morte ha ancora senso parlare, specie in un’epoca in cui è stata censurata di netto, ridotta a pornografia di bassa lega, ora che persino spirare è diventato difficile, tra corpi virtualizzati, spintisi oltre la caducità.

Rischiamo di dimenticarci che dovremo morire, e allora ben venga la danza macabra dei Nurse With Wound a ricordarcelo. Come in un affresco del medioevo più crepuscolare, nella musica dei Nurse With Wound si affaccia un popolo intero, dal Re all’ultimo dei popolani, da un’infermiera malconcia a un artigiano del rumore, ciascuno ha il proprio scheletro cui accompagnarsi. Stapleton continua a ballare in circolo, a suonare a fare dischi senza pause: il loro sito sembra il catalogo delle offerte di un discount, con pubblicazioni e ristampe che si susseguono a ritmo di rotativa. Anche quando sembra non esserci più nulla da dire, la morte dà ancora voce, dà spazio per continuare a cantarla, a corteggiarla e deriderla, a proseguire in questo trascinante ballo, che dura come l’eternità, fino alla morte… Sempre che la morte esista ancora. Un altro giro, un’altra danza, ancora un giro, e poi un altro, e un altro, e un altro.

 

Vasopressin presenta: Nurse with wound. domenica 25 novembre. Macao, cinque euros.


Il Principe

Posted: Aprile 22nd, 2016 | Author: | Filed under: larsen, psicopompo | Tags: , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Il Principe

princ

lo scorso inverno sembrava che Prince dovesse (finalmente) tornare a suonare in italia, e dunque a farmi felice. un suo concerto all’arcimboldi era già annunciato come certo – e che concerto: un live in solo: una luce fissa, un pianoforte, un genio. sembrava talmente certo che proposi a Zero un articolo di presentazione.
poi, come sempre capitava col genio di minneapolis ultimamente, il tour fu annullato, il principe restò nella sua reggia a fumarsi gran tromboni e a immaginare canzoni bellissime che mai avrebbero rivisto la luce. nel frattempo però la scusa era buona per riascoltarsi tutta la sua discografia, dai gioielli tipo “Parade” o “1999” a robe stroncate brutalmente tipo “Come” in cui comunque quel guizzo ogni tanto sbucava sempre. Sbuca ancora oggi quel guizzo, mentre invece Prince è morto ieri. Non si sa come e nemmeno me ne frega, ma spero ci fosse un sacco di droga buonissima, lo spero per lui.

Ieri è morto Prince ma qualcuno sosteneva che non fosse vero, ed è probabile che non sia vero. Io invece ho assistito davvero ad uno dei concerti più belli degli ultimi anni, quello di Gianni Mimmo e Andrea Centazzo che fino ad oggi, incredibilmente, in duo non avevano mai suonato. Prince non c’entrava nulla, ma in mezzo a quel concerto -che non saprei definire in altro modo se non “emotivo”- i guizzi guizzavano e i timpani pure. e alla fine nessuno sosteneva che non fosse vero.

per la cronaca, quell’articolo sul concerto di Prince lo avevo scritto e lo riesumo qui sotto per dire ciao ciao a quel principe che non ho mai visto dal vivo. Ma c’è sempre tempo. Per vedere un genio in concerto c’è sempre tempo.

Read the rest of this entry »


[Zero2] Slayer. 19 giugno. alcatraz.

Posted: Giugno 15th, 2013 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Slayer. 19 giugno. alcatraz.

La storia del rock è piena di morti premature. Una trafila di gesti autodistruttivi, tra soffocamenti nel proprio vomito, overdose di ogni sostanza possibile e varie tipologie di suicidi e incidenti. Di morsi di ragno però non se ne era ancora mai sentito parlare. Jeff Hanneman ci ha lasciato così, un mese fa, con la morte più metal di ogni tempo. E che Satana lo abbia in gloria. Hanneman comunque a questo tour non avrebbe preso parte, così come Dave Lombardo, andatosene incazzato a pestare altre batterie. Della band originaria sul palco restano solo due superstiti, starà a loro dimostrare che almeno il sogno degli Slayer è ancora vivo, vegeto e violentissimo.

Slayer, mercoledì 19 giugno, Alcatraz.


cronache necrologgiche

Posted: Giugno 13th, 2012 | Author: | Filed under: psicopompo | Tags: , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su cronache necrologgiche

è morto ray bradbury. e vabbè, questo si sa, è successo già qualche giorno or sono.

è stato un grandissimo scrittore di fantascienza e non solo,  un fine bevitore, un gran maestro di massoneria, un burlone carnascialesco, noto molestatore di felini, espertissimo nel trattenere il respiro, forse grazie alle sue doti di strepitoso ciclista. ha lavorato come gobbo e come saldatore, è stato un ispiratore per tanti parrucchieri di questo secolo, così come del tg3-lis e della scuola del mato otelma… e non dimenticava mai di parlare delle dimensioni del proprio pene.

ma è stato soprattutto l’ultimi necrologio di una lunga serie, e l’occasione buona per riparlare di servizi funebri. Read the rest of this entry »