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Posted: Dicembre 10th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: baraonda, big sexy noise, boccaccio, daunTRoK!, indigesti, Jelly Roll Morton, Jooklo Duo, la musica dei cieli, Labels Gang Bang, leoncavallo, live & loud, Luca Valisi, lydia lunch, makhno, meshuggah, meteor, Metzengerstein, milanoX, Putan Club, TRoK!, Tuxedomoon, Ultravixen | Commenti disabilitati su Live & Loud (086)
Questa settimana succede qualcosa. E non per forza, o non soltanto, di lunedì. Facciamo silenzio e aspettiamo che accada il prevedibile.
In a manner of speaking i just want to say that I could never forget the way you told me everything by saying nothing…
Tuxedomoon. Giovedì 11 al Leoncavallo.
Il ritorno di DaunTRoK! in via Watteau coincide con il passaggio milanese di un pezzo enorme di Storia (maiuscola) della musica. Dal post-punk all’art-rock, la band californina ha iniziato rivoltando come un calzino San Francisco 40 anni fa, e continua a provarci ancora oggi che pure la Bay Area vorrebbe tornare a rivoltarsi.
La Musica dei Cieli. In giorni vari e luoghi vari della provincia a nord-ovest.
Si avvicina il natale e la rassegna delle Groane entra nel vivo. Ce n’è per quasi tutti i giorni, ma da sottolineare sono l’incontro tra la kora di Ballakè Sissoko e l’arpa di Cecilia Chailly (giovedì a Lainate) e il duo voce/sax di Dimitri Grechi Espinoza e Majda Maria Guessus (venerdì a Lucernate). Read the rest of this entry »
Posted: Ottobre 20th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, Afrodisia, Altar of Plagues, Anti You, Antony Pateras, Bastard Noise, Ciclofficina Unza!, cripple bastards, Dälek, dauntaun, Dead Elvis & his one man grave, Death in June, Eclettico Elettrico, Gerritt Wittmer, gianni mimmo, hugo race, hundebiss, iconAclass, InlandEmpire, Ivs Primae Noctis, Jenny Hval, John Makay, John Renbourn, Klaus Janek, Koonda Holaa, Lek Sèn, leoncavallo, lista della spesa, lo fi, Load Records, lydia lunch, mi land, MilanoMusica, milanoX, music club, My Cat is an Alien, Olnevylle Sound System, Orfanado, Pivixki, Quatoour Diotima, Rotten Sound, Schola Heidelberg, Scott Looney, sincronie, Sister Assassin, teatro dal verme, The Accused, Trio di Parma, Will Brooks | Commenti disabilitati su [4/4] in apnea
Fermi tutti, fate un respirone e sperate che le esercitazioni all’apnea fatte nel mar Ligure l’estate scorsa siano utili… perchè le giornate che ci portano fino alla fine del mese sono una cavalcata senza respiro. Finalmente. Ce ne sarà per tutti i gusti e con tanta abbondanza, che le righe che seguono finiscono per essere nulla più di un elenco, con poche critiche e poche suggestioni. Prendetelo come tale, cosa sarebbe la spesa senza la lista, in fondo?
Oggi, giovedì 19, si attacca presto, già dalle 18.30, per accogliere piacevolmente il ritorno di “Music Club”, la rassegna del Teatro Dal Verme che esplora i sentieri vecchi e nuovi del folk d’autore. E il primo ospite è un Autore con la A maiuscola, ovvero John Renbourn, veterano della scuola acustica britannica sopravvissuta all’astro di Nick Drake. La serata prosegue proprio con un’ospite dell’edizione precedente di “Music Club”, l’ex chitarrista dei Bad Seeds Hugo Race, ormai italiano d’adozione come mezzo italiano è il progetto dei Fatalists, con cui si esibisce sul palco del Lo Fi. Nel frattanto, al Bloom di Mezzago si sculetta con il rock’n’roll made in Sweden dei Royal Republic.
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Posted: Novembre 4th, 2010 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, anarcorural agrofreejazz band, aperitivo in concerto, broken social scene, concerti, cox18, dal verme, edoardo ricci, F.M.Einheit, gallon drunk, gaslight anthem, hundebiss, jacopo andreini, joey baron, john zorn, lydia lunch, Masada, massimo pupillo, milanoX, musica in forma libera, scighera, sincronie, soundmetak, sun araw | Commenti disabilitati su [4/4] the book of angels
Tra i grandi interpreti della sperimentazione jazzistica rimasti in attività, John Zorn è sicuramente uno dei più luminosi, nonchè quello riuscito a dare la maggiore eco “pop” al suo lavoro. Zorn ha successo, è misteriosamente “famoso”, ovunque. Zorn a Milano riempie i teatri, e a Milano fa un regalo da anni: ci manda il suo progetto più completo, ovvero l’incarnazione multiforme di Masada. Per chi ha ancora nelle orecchie la serata dell’anno scorso, per chi ha ancora negli occhi il Mike Patton urlante di una mattina di qualche anno fa, per chi ha semplicemente a cuore la buona musica, l’appuntamento con la Masada Marathon di lunedì 8 novembre (come sempre al teatro Manzoni) è uno di quei pochissimi giorni in cui ogni altro appuntamento non vale nulla. E’ l’Evento con la E maiuscola di questa nuova stagione, e forse non soltanto per Milano. Già perchè per una volta arriva da queste parti un’anteprima mondiale: tutte le diverse sfaccettature del canzoniere ebraico Masada una dietro l’altra, in una sera sola, in una cavalcata tra i generi musicali e le loro storie, guidata da un maestro della batteria come Joey Baron. Uno che da solo vale il doppio del prezzo del biglietto.
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