Posted: Febbraio 26th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: a.Typist, agatha, Alison Blunt, alterazioni, aperitivo in concerto, attila faravelli, Carne, concerti milano, cristiano calcagnile, Damien Jurado, Ellen Alien, folk, gianni mimmo, giuseppe ielasi, live & loud, macao, Makoto Oshiro, Matt Elliott, mika vainio, milanoX, Nevroshockingiochi, newtone2060, O', Perhaps, piano terra, sanremo, Takahiro Kawaguchi, Taras Bul’ba, the great saunites, Tinariwen, TRoK!, Variable series | Commenti disabilitati su Live & Loud (051)
Il cuore del paese, la kermesse canora sanremese, il festivàl della canzone italiana si è concluso. E ora non si sa più cosa fare. A televisore spento l’unica soluzione sembra la peggiore: quella di alzarsi dal divano e uscire. Fortunatamente a venire incontro alle nostre orecchie c’è una settimana di appuntamenti che Rino Tommasi avrebbe definito da circoletto rosso.
Si inizia domani con la prima trasferta settimanale di TRoK!, che negli scantinati del Piano Terra (festeggiante il secondo compleanno) ospita tre giganti dell’impro jazz mai così underground, con i local heroes Gianni Mimmo e Cristiano Calcagnile che incrociano gli strumenti con la violinista inglese Alison Blunt. A seguire ci si trasferisce a Macao, dove si convergono le strade della sperimentazione sonora sull’asse Italia-Giappone con Giuseppe Ielasi, Makoto Oshiro, Takahiro Kawaguchi e Attila Faravelli. Read the rest of this entry »
Posted: Gennaio 18th, 2012 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, Afrodisia, alec empire, Anthony Joseph & Spasm band, bloom, Circle Takes the Square, David Murray, Dead Elvis & his one man grave, discharge, dispute, dope d.o.d., evile, hard core, hardcore, hc, kina, Kylesa, leoncavallo, Lift, Luomo, Matt Elliott, Micheal Blake, milanoX, Musica da cameretta, musica in forma libera, nabat, noyz narcos, Red Fang, Renato Rinaldi, Roberto Cecchetto, scream, Spin Doctors, Treni all’Alba, Vergiate, Viscera, zam | Commenti disabilitati su [4/4] in equilibrio su un crinale
Parlare di hard-core è sempre complicato, perchè da una parte genera insopportazione per la sua brutalità, dall’altra vive nella fascinazione di qualcosa di ideale, di violenza, autoproduzione, schiettezza. Ma l’hard-core non è un genere musicale, è un’attitudine, come il rock’n’roll. Un’attitudine che raccoglie entrambe le facce di questa medaglia, e da cui in fondo ci si è passati tutti, in un modo o nell’altro. Per chi lo odiasse o per chi lo amasse, questo freddo finale di gennaio è un concentrato di HC che ci porta un manipolo di nomi d’altri tempi: a svettare su tutti c’è la furia grind dei londinesi Discharge (sabato 21 all’Honky Tonky di Seregno) cui rispondono i riuniti Scream, che sul palco del Leoncavallo (venerdì 27) saranno accompagnati dai Kina, nome nobile del punk italiano. Nome storico come quello dei Nabat, che mercoledì 25 mettono a dura prova addirittura il palco della Zam (con Vibrators e Atrox). Anomalo e oscuro è invece l’HC dei Dispute, che sabato 21 (ancora) saranno alla Ligera, mentre Alec Empire (dj set al Magnolia venerdì 27) ha addirittura chiamato Digital Hardcore l’etichetta con cui per anni ha dato fuoco all’Europa. E siccome l’hard-core non è solo punk, in questo inverno c’è spazio pure per la sua faccia hip-hop, diretta e brutale come quella di Noyz Narcos e dei Dope D.o.d., ancora al Leoncavallo, sabato 28. Si salvi chi può.
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