Posted: Luglio 4th, 2016 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: -dopo-, birra, buka, charlemagne palestine, donato dozzy, erratic, fango, Primitive Art, Terraforma, token | Commenti disabilitati su -dopo- Terraforma duemilaesedici
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Terraforma cresce, questo è il dato di fatto di questa terza edizione. e tanto basta. un festival pensato bene, cosa molto rara al giorno d’oggi, non privo di difetti… ma chi non ne ha?
una caratteristica strana di terraforma, ma ormai abituale, è ad esempio quella di concentrare il meglio sempre sulla partenza, e quest’anno più che mai. si parte con Charlemagne Palestine al pianoforte, da solo coi suoi pupazzi e i suoi cognac, nel vecchio giardino della villa. il concerto giusto al momento giusto, con Charlemagne che ha snocciolato un’ora di minimalismi fluttuanti, tra 5 tasti e poco più, iniziato con la luce e concluso col buio, circondato dalle cicale che duettavano con lui senza permesso. Terraforma avrebbe potuto anche finire lì, e sarebbe stato già abbondante.
invece dopo di lui arrivano un sorprendente Rabih, finalmente libero da ansie da prestazione nonostante la collaborazione (direi superflua) con vincent moon, e l’altro vero highlight di questa edizione, ovvero “Erratic”. l’installazione portata da Buka è uno stupore di luci, accompagnate da un’ambient leggera e spezzettata che aiuta parecchio a rallentare i ritmi… tanto che mi ha rapito e mi ha fatto perdere biosphere. pace, per la prima sera andava bene così, e la botta di culo si completa nel trovare un passaggio che mi permetta di fuggire prima di donato dozzy :)
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Posted: Aprile 16th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: above the tree, agatha, ASG, baraonda, bloom, Cascina Torchiera, Century, cox18, cripple bastards, daepth, Dracula Lewis, Fuck Bloom? Alban Berg!, glitter wizard, hundebiss, la Società Psychedelica, live & loud, lo fi, lobo, Lorenzo Senni, milanoX, mombu, O', Om Unit, otolab, Palmistry, pasqua, Primitive Art, Queens of Chaos, Rashad Becker, SoloMacello, Sourvein, Svffer, verbal, Vitamin X, Younger Us | Commenti disabilitati su Live & Loud (058)
Annaspando come cani verso il bagnasciuga, sembra che i milanesi siano usciti da una settimana di tregenda. Ora verrebbe voglia di riposarsi, di andarsene altrove lontano dai parcheggi cittadini. Ed effettivamente, arrivano una dietro l’altra tre settimane semi-vacanzifere. La prima, qui presente, è quella che si vuole di ferie pasquali. Nel nome del chaos, del figlio e dello spirito del chaos.
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Posted: Giugno 5th, 2013 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: Allah-Las, Berio, carroponte, CCCP, concrete music, daunTRoK!, dinosauri, Dracula Lewis, Èlg, fuzz orchestra, Gael Moissonnier, Gang, Great Saunites, heavy metal, hundebiss, iron maiden, leoncavallo, live & loud, macao, Master Musicians of Bukkake, mastodon, megadeth, meteor, milanoX, mombu, Orfeo Collettivo Elettroacustico, Patrizio Fariselli, Primitive Art, scum from the sun, sentieri selvaggi, sonisphere, sulthan bathery, TRoK!, Villa Inferno | Commenti disabilitati su Live & Loud (020) – laddove c’era l’erba ora c’è il deserto
E’ ormai qualche anno che Milano (complici una trafila di amministrazioni sempre più sorde) sta diventando una città desertica, un’appendice del Sahara nel cui silenzio vagano comitive di tuareg post-moderni che al posto del cammello hanno messo un’automobile grigio-metallizzata o ancora peggio l’inevitabile motocicletta scoreggiona. Ecco che allora i milanesi che resistono scappano verso le poche oasi che ancora trovano in città o tutte quelle che sorgono usciti dai confini urbani; alcuni le oasi provano pure a crearle, imbattendosi spesso in manganelli che restano sempre uguali, quale che sia la loro latitudine di ispirazione.
Chi del deserto ne ha colto invece la faccia buona, quella del viaggio caldo e introspettivo e del veleno degli scorpioni, sono i Master Musicians of Bukkake, band di fricchettoni americani nel passaporto ma arabi nel rumore che domani sera si esibiscono sul palco di DaunTRoK!, nell’oasi del Leoncavallo, in compagnia dei Mombu, ben conosciuto duo italiano ma che di nuovo affonda le radici nell’Africa più nera. Read the rest of this entry »