Posted: Maggio 27th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: alec empire, atari teenage riot, castello di carte, invecchiamento, milano, molotov, nic endo, pogo, strobo, violenza, vita | 1 Comment »
non ascoltare le opinioni altrui e’ una delle cose piu’ sagge che possiamo fare come esseri umani…
cosi’ quando mi e’ stato fortemente sconsigliato di andare a vedere gli atari teenage riot, ho pensato bene di fregarmene. era una giornata di merda, ma avevo un biglietto omaggio in tasca e 5 birre in corpo, perche’ dire di no?
be’, vaffanculo a tutti voi de “gli atari oggi sono la morte”, “gli ATR non sono piu’ quelli di una volta”, grazie al cazzo. chi puo’ dire di essere “quello di una volta”?
la verita’ e’ che il concerto degli ATR e’ ancora una molotov buttata in mezzo a un asilo nido. sono pochi, pochissimi, tendenti a zero, i gruppi che riescono ancora ad animare 15 metri di pogo sotto il palco *a milano*. gli ATR ce la fanno, e pure facilmente, anche con faciloneria forse, ma e’ una botta di vita che regge a tutt’oggi. Read the rest of this entry »
Posted: Maggio 20th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, animal collective, atari teenage riot, aucan, balanescu quartet, elezioni, ghiggia, grunge, herbie hancock, john wiese, lang lang, leoncavallo, matmos, meat puppets, milanoX, moratti, noise, pisapia, scala, shellac, steve albini, tilt, violenza | Commenti disabilitati su [4/4] delete yourself
Per la prima volta in vita mia, sono stato a votare. Avevo pensato che l’unico modo per resistere alla nausea nell’indicare i Moratti, Pisapia & co. fosse dotarmi di colonna sonora adeguata, alla faccia dell’inetto burocrate che sosteneva addirittura che fosse vietato entrare in cabina elettorale con il walkman. La parentesi personale è tutta qui: come resistere alla nausea se non con la violenza? E allora ho scelto un bootleg (Brixton, 1999) degli Atari Teenage Riot. Una molotov scagliata contro ogni forma di “limite” musicale. Il concerto si apre con un urlo e si chiude con un invito alla rivoluzione. In mezzo, i berlinesi rinunciano direttamente alla bellicosità dei loro testi, per dare tutto in mezz’ora di noise elettronico devastante. Roba da causare più suicidi di massa che un gol di Ghiggia al Maracanà. Venerdì 20, a toglierci d’impaccio dalla nausea da ballottaggio, gli Atari Teenage Riot portano il terrore a Milano. Suoneranno al Centro Sportivo Iseo, in un’anomala serata di dancefloor… un motivo in più per godersi lo spettacolo del caos. Se il caos vi terrorizza, invece, optate per le contaminazioni al CRT, dove arriva il Balanescu Quartet a re-interpretare i Kraftwerk in chiave caucasica.
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