indice . . .

Al Verme

Posted: Marzo 27th, 2017 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Al Verme

il Dal Verme chiude davvero. fine, basta, kaputt. allora sono sceso a Roma a salutarlo, come si fa con un amico prima che parta senza biglietto di ritorno, che chissà quando ci rivediamo io e Luchino (dal Verme), tanto ci rivediamo. O meglio, chissà dove.
Di mezzo c’è stato quel folle, giovane, giovanissimo, duo dei DAP (Diritto di acesso al parco), i “padroni a casa nostra” Trouble vs Glue e il solito maelstrom degli Holiday Inn, affettuosamente tutto dedicato al vicinato. C’è stato un live scurissimo ma proprio bello di Von Tesla, che non so come fosse possibile che non avessi mai visto fin qui, dei dj set improbabili e dimenticabili, bevute forti, magnate forti, soprattutto odori forti. Di mezzo ci sono stati soprattutto 8 anni di Dal Verme. Zero gli ha dedicato uno speciale tutto ammore, io mi metto in scia e -dopo- la saluto pure io, “questa meravigliosa tavolata di amici” (cit).

Read the rest of this entry »


Live & Loud (008) – dove ci sono un po’ di cose e non tutte brutte

Posted: Marzo 13th, 2013 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (008) – dove ci sono un po’ di cose e non tutte brutte

60433_444949782250131_1202124980_nLa musica a Milano non è sempre poca, e nemmeno sempre brutta. Bisogna solo prendere tutti gli ingredienti, metterli in un frullatore, e gustarsi solo la polpa del ricavato, lasciando i liquami residui, meno appaganti e nutrienti, allo sciacquone del cesso. Non è da buttare già questo mercoledì sera, che s’apre con la sonorizzazione live di “Giorni di gioventù” per mano di Alberto Carretero (al Centro San Fedele) e prosegue con il genio di Elliott Sharp (figura trasversale all’intera scena di NY, dalla no-wave al free-jazz) al Biko e la 70esima data milanese dei Mombu al Magnolia. Oppure con la prima delle due serate del collettivo impro-jazz Bassesfere (al teatro No’hma) che bisseranno domani, in una serata in cui il consiglio è però di recarsi al Leoncavallo: sul palco si incontrano la schizofrenia capitolina degli Hiroshima Rocks Around e i krauti svizzeri (in salsa avant-drone) dei Mir. Read the rest of this entry »


Live & Loud (003) – dove si narra di scarafaggi, pirati, zombie e altri viaggi avventurosi

Posted: Febbraio 6th, 2013 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (003) – dove si narra di scarafaggi, pirati, zombie e altri viaggi avventurosi

A prima vista, sembrava che questa settimana non ci fosse un cazzo. Poi uno va a leggere meglio, e scopre che la situazione non è così drammatica, i morti viventi possiamo lasciarli sottoterra ancora un po’. Al massimo emergeranno dall’Idroscalo con l’electro-billy degli Zombie Zombie, stasera al Magnolia, o verranno scacciati dal Blue Rose Saloon, dove arriva lo sconvoltissimo death metal dei Cannabis Corpse.
Read the rest of this entry »


[4/4] li giovanotti de sta roma bella

Posted: Novembre 23rd, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] li giovanotti de sta roma bella

La tranche finale di questo densissimo mese di novembre si apre con la triste notizia della dipartita di sua santità della bacchetta Paul Motian. L’ennesimo bel vecchiaccio che ci abbandona in questa annata, rendiamogli omaggio andando a sentire tanta buona musica, che è il modo migliore.
A partire proprio da un gran batterista come Cristiano Calcagnile, alle pelli del terzetto Mistaking Monks che apre la due giorni del circolo Bitte organizzata da Xabier Iriondo, sul palco di mercoledì in trio (il terzo è l’ottimo sassofonista Gianni Mimmo) e la sera successiva con il progetto Der Cavalinha, che incrocia sperimentazioni acustiche e live painting. Prima del Bitte, giovedì, c’è sempre il tempo di farsi una cultura con il Laboratorio di Ascolto curato da “Sincronie” allo spazio O’: questa volta la contemporanea fa un passo indietro per affiancarsi al free jazz, insomma, si parla di John Zorn.
Read the rest of this entry »