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-dopo- Rie Nakajima & Pierre Berthet da O’

Posted: Giugno 9th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- Rie Nakajima & Pierre Berthet da O’

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se bisogna usare, anzi osare, la pomposa definizione di concerto dell’anno, be’, in questo primo semestre di 2016 vince questo a mani basse. con buona pace dei boredoms o dei kill the vultures, che sono stati uno più bello dell’altro ma non ora non qui.

“Dead Plants and Living Objects” e un balletto di oggetti che vivono di vita propria e di questa vita ne fanno rumore. ticchettii e percussioni sovrapposti e intrecciati sino a creare un ambiente sonoro in cui sembrano più gli oggetti a guidare i due musicisti che il contrario. potere alle cose, il potere delle cose. Rie vaga per la sala e si china ad azionare piccoli motori e spegnerne altri, in tutto ciò non cambia MAI espressione facciale. poi finisce tutto e sorride. Pierre ha ascoltato tanto i Neubauten -si capisce- e attiva oggetti più grandi e ingombranti: è in sandali con le unghie dei piedi da tagliare, gli occhiali appesi al collo. non c’è nulla di moda in questo set e in questa estetica, non li vedrete nei festival “HYPE” e difficilmente li troverete nominati su wired. non c’è spazio per i fighi, è anche per questo che sono adorabili alle orecchie di chi (eccomi) figo proprio non è. ci sono le cose, che ormai costituiscono il nostro mondo, e la loro vita ordinaria.

[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera. un tentativo che era morto, e per qualche ragione ogni tanto ritorno, un anno -dopo-.


-dopo- Mombu & Oddateee al Leoncavallo

Posted: Febbraio 22nd, 2015 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- Mombu & Oddateee al Leoncavallo

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gli è che ieri mombu e oddateee han tirato giù i muri. col rap e col noise, coi Dalek nel cuore e senza il sax di Luca Mai, che quando entrerà di nuovo in scena pure quello in questo quartetto (Oddateee è accompagnato da un aggressivo chitarrista) ci sarà da accendere le micce ai fuochi artificiali.

siamo solo a fine febbraio, ma fin qui è di gran lunga il concerto dell’anno (almeno fino a martedì).
e Oddateee è pure un dj coi controcazzi, sia prima che dopo il concerto ha snocciolato una serie di pezzi con un’attenzione alla qualità che nel mondo del djing non si vede quasi più.

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-dopo- l’ArKaiKo Trio alla nibiru station

Posted: Febbraio 9th, 2015 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- l’ArKaiKo Trio alla nibiru station

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10603731_1544384949179959_9167483559133199938_n“Come avrete capito, gestire questa situazione è impossibile”. lo dice chiaro e tondo il padrone di casa Cristiano Calcagnile a metà del concerto, e vale più di ogni altra spiegazione. Questo ArKaiKo Trio sono tre batteristi di tre diverse generazioni, un viaggio improvvisato in quasi un secolo di creatività ritmica. e ci sta dentro davvero questa storia: c’è Pasquale Liguori (classe ’27) che è semplice e sovversivo, uno che si fa bastare la batteria perchè così ha sempre fatto, c’è Filippo Monico (’55) che si porta tutti i colori del free dei ’70s, una batteria infinita composta da una valigia di mary poppins di giocattoli e rumori, e poi c’è Calcagnile (’70) che sintetizza quest’evoluzione e la riproietta indietro nella storia tribale della percussione. Senza gestire nulla, perchè è impossibile.
quello che mi ha stupito, a me che sono ignorante, è vedere come cambia il ruolo della cassa, da elemento rafforzativo della dinamica a protagonista centrale indiscusso, ma è un’impressione come un’altra.

(siccome questa rubrica era ferma da tempo, e siccome serve più cazzo, metto una foto della rancid opera della serata precedente)

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-dopo- Metzengerstein e Jooklo Duo a Ponte giallo.

Posted: Dicembre 16th, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- Metzengerstein e Jooklo Duo a Ponte giallo.

[*] il fatto che si suoni nelle ciclofficine è qualcosa di scontato ai miei occhi. doveroso. incontrovertibile.
già al bulk eravamo abituati a suonare, a lume di candela o quasi, nella aperture del venerdì sera. e la ciclofficina si apriva ai live ogni volta che la massa convergeva sul bulk per un festone.
da unza! si suona (ir)regolarmente ormai da diversi anni, spesso con caramelloso piacere per le orecchie.
e oramai pure pontegiallo sta diventando un luogo abituale, pied-a-terre cittadino della crew di ca’ blasè.
d’altronde, non è ovvio che ci sia musica dove ci sono delle chiavi inglesi?

ieri sera prima i metzengerstein e poi il jooklo duo hanno dimostrato come invecchiare faccia bene alle orecchie. specie nel secondo caso, saranno passati quasi 10 anni dalla prima volta che li vidi ed era una baracconata chiamata zurich against zurich. da allora, però, li ho visti migliorare anno dopo anno e oggi sono ormai forti e convinti nel loro post-tribalismo che ondeggia tra il free e la psichedelia. per arrivarci hanno dovuto sporcarsi le mani, proprio come si fa in ciclofficina.

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-dopo- i Tuxedomoon e il #GangBangLabelParty

Posted: Dicembre 14th, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- i Tuxedomoon e il #GangBangLabelParty

10847925_10204778407127282_6118640378109836780_n[*] due al prezzo di uno.
sarebbe a dire otto concerti al prezzo di due.

i Tuxedomoon nel freddo del salone del leoncavallo, dove però si salva l’acustica con un miracolo inatteso. i Tuxedo che dimostrano che una volta che hai la classe, ti serve poco altro… e poco conta l’età, l’invecchiamento, il diventare “molli”.

la Gang Bang delle etichette che meritava più pubblico perchè senza questa gente che si tira il culo non si andrebbe da nessuna parte. ne poteva avere pero’ anche meno di pubblico, e quello che c’era si è goduto il caldo e i volumi del Baraonda, l’alcoolismo di Lady Snowblood, la follia clochard di Calcutta & Brace, il travolgente  caciaronismo industriale dei Rambo (vera rivelazione della serata), le canzoni ferme di HoFame, il vinaccio dei Meteor e la chitarra tagliente, sminuzzante e sfilettante come manco lo chef tony, del sempiterno Makhno, prima della chiusura crimsoniana dei Cardosanto a quelle ore che ormai non sono nemmeno più piccole.
attendo il volume 3, con impazienza.

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-dopo- i Movie Star Junkies al Leoncavallo

Posted: Dicembre 5th, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- i Movie Star Junkies al Leoncavallo

[*] ci voleva un po’ meno voce e un po’ più chitarre. e un po’ più gente nel pubblico. che non si capisce bene come mai fosse così timida nei numeri.
pero’ quando hanno ingranato han spaccato.
ecco.

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-dopo- AnTez alla Scighera

Posted: Novembre 27th, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- AnTez alla Scighera

[*] Quello2014-11-26 23.32.27 di AnTez è il concerto che io vorrei vedere in un velodromo. il francese gira e gira e gira e gira manco fosse un record dell’ora attorno ad una grancassa orchestrale orizzontale, in un buio semi-profondo che è quasi il massimo che possono concedere le piastrelle bianche della scighera.
e mentre gira ci tira fuori una varietà di suoni che sembra impossibile vengano tutti dallo stesso strumento. e infatti non è lo stesso, ma poco ci manca. e ti lascia a bocca aperta. e ti chiedi ogni quanto tempo debba cambiare la pelle delle cassa. e ti chiedi pure se non è uno dei migliori concerti dell’anno.

ad aprire la serata un ottaven dal suono più dolce che mai, ma non si riesce mai a raccontare tutto. tanto che gli ultimi concerti (shipwreck bag show, nastro, la fuzz) qui nemmeno sono passati…

 

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-dopo- la Gara delle Batterie Elettroniche alla Torchiera

Posted: Novembre 8th, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- la Gara delle Batterie Elettroniche alla Torchiera

non ho capito perchè non abbiamo vinto, non ho capito se non abbiamo vinto.
comunque avremmo dovuto vincere noi. miglior performance e miglior merchandise.
e comunque ci siamo divertiti.

la gara cresce lungo strade diverse ormai, e questa prima (incredibile fosse la prima) edizione in torchiera lo ha dimostrato bene.
tanta gente a suonare, tanto pubblico, tanto volume… ma poco cazzeggio.
e la GdBE non può rinunciare al cazzeggio, in nome del tecnicismo. non è un concerto, non è un party, è avanspettacolo, è un circo. e al circo servono più giullari. che per vedersi le robe che spaccano si va ai concerti, non al circo.

e comunque ci siamo divertiti. e comunque è stata una bella serata. però avremmo dovuto vincere noi, ma solo grazie agli inconvenienti tecnici del rottamaio del suono e alla pigrizia del criceto.


-dopo- i Ku al Piano Terra

Posted: Novembre 3rd, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- i Ku al Piano Terra

2014-11-02 19.11.27[*] un sestetto che sembrava dovesse essere un quartetto e invece era un sestetto.
un concerto che sembrava dovesse essere impro-jazz e invece era boh, era impro totale, era impro-figo.
un semicerchio di musicisti che si apre e si chiude con gli archi, e di mezzo altri archi, e le percussioni, e il sax di gianni mimmo che è sempre il sax di gianni mimmo e l’impro vocale che per una volta, una rarissima volta, funziona e funziona bene.
e la cantina del piano terra che è calda ed accogliente, e con l’inverno alle porte conta assai.

[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.


-dopo- Alberto Boccardi & co. a Masada

Posted: Novembre 1st, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- Alberto Boccardi & co. a Masada

[*] tutto bellissimo.2014-10-31 23.32.22

bello masada con le sue mille luci.
bella la musica di un trio (questo boccardi/bertoni/mongardi) che nasce d’improvviso e d’improvviso ti accoglie le orecchie a braccia aperte. forte della qualità, che una volta che ce l’hai la strada è sempre in discesa.
bello che a milano ogni tantissimo aprano posti così, e si riempiano di timpani assetati.

[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.