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Posted: Giugno 23rd, 2023 | Author: cauz | Filed under: larsen, psicopompo | Tags: broetzmann, concerti, mi land, morte, peter brotzmann, pizza, psicopompo, ricordo, torchiera | Commenti disabilitati su E così pure Peter Brötzmann se ne è andato
E così pure Peter Brötzmann se ne è andato.
Ricordo quando lo portammo in Torchiera, era il 2011, concerto di chiusura del festival itinerante MI LAND. Eravamo terrorizzati dal suo carattere, notoriamente burbero. E infatti appena arrivato, lui che era ormai abituato ai teatri, o quantomeno a palchi più grandi e puliti, si mise subito a borbottare. Ma per poco, perché dalla sua, dalla nostra, c’era la musica. Così andò a mangiare e tornò sul palco per fare due concerti fotonici, indimenticabili, prima in solo e poi in quartetto. E al momento di salutare aveva un gran sorriso sul volto, fece il giro ad abbracciare tutte le persone che si erano sbattute per quella serata, o che “semplicemente” (ma era tutt’altro che semplice) erano venute ad ascoltarlo.
Quel giorno gli avevamo preso un volo economico, che aveva il problema di arrivare molto presto a Milano. Serviva qualcuno che lo andasse a prendere, e chiesi il favore al mio vicino di casa Antonio, che aveva una minuscola e vecchissima 500, che divertì molto Peter («Non avevo mai visto un’auto così piccola e che andasse così piano», commentò). Ma serviva soprattutto qualcuno che lo intrattenesse fino a sera, così chiesi a Gian Paolo Galasi di andare a trovarlo in albergo per un’intervista. Ne venne fuori una chiacchierata infinita: quattro capitoli (uno – due – tre– quattro) in cui c’è dentro tutta la poetica e la radicalità di un artista unico, un gigante della storia della musica.
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Posted: Gennaio 15th, 2020 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 2019, a l'arme, Aki Onda, Alvin Curran, angelica, anguish, Christian Lillinger, concerti, daniel blumberg, enrico malatesta, Flying Luttenbachers, Francisco Meirino, Golden Oriole, hamid drake, Irreversible Entanglements, Jasper Stadhouders, jazzmi, Key of Shame, Les Percussions de Strasbourg, Maâlem Moukhtar Gania, Mazen Kerbaj, michael chapman, nubya garcia, Oscar Jan Hoogland, peter brotzmann, Pious Faults, Practical Music, Renick Bell, Standards, Stine Janvin, Terraforma, the long now, the necks, thomas ankersmit | Commenti disabilitati su Belle musiche del duemiladiciannove – pt.1
Nel 2019 ho visto meno concerti del solito, non mi capitava da 3 anni di andarci così piano, ma andare piano fa bene alla salute, e anche vedere dei concerti bellissimi. Questi qui sotto sono i 21 che più mi hanno fatto sciogliere i timpani. Se sbalio mi corigerete.
(L’ordine è rigorosamente cronologico. La distribuzione geografica figlia dei tempi. Non ci sono link ai video perché quest’anno i video no).
* Daniel Blumberg Trio | teatro CRT (Milano)
* Stine Janvin | the Long Now (Berlino)
* Mazen Kerbaj “Walls Will Fall – the 49 trumpts of Jericho” (30 trumpets directed by Axel Dörner) | the Long Now (Berlino)
* Peter Brötzmann / Maâlem Moukhtar Gania / Hamid Drake | angelica – teatro san leonardo (Bologna)
* Renick Bell | Terraforma (Castellazzo di Bollate)
* Anguish | a l’arme festival (Berlino)
* Practical Music (Oscar Jan Hoogland, Jasper Stadhouders, Christian Lillinger) | a l’arme festival (Berlino)
* Irreversible Entanglements | a l’arme festival (Berlino)
* Golden Oriole | a l’arme festival (Berlino)
* Pious Faults | macao (Milano)
* Aki Onda | macao (Milano)
* Les Percussions de Strasbourg | hangar bicocca (Milano)
* Key of Shame | macao (Milano)
* The Necks | st john on bethnal green (Londra)
* Thomas Ankersmit | standards (Milano)
* Michael Chapman | ligera (Milano)
* Nubya Garcia quartet | jazzmi (Milano)
* Alvin Curran | ex-chiesa s.carpoforo (Milano)
* Francisco Meirino | standards (Milano)
* The Flying Luttenbachers | freakout (Bologna)
* Enrico Malatesta “Occam Ocean – Occam XXVI” | chiesa s.maria del buon consiglio (Milano)
poi mi sono messo a rileggere l’elenco tutti i concerti che ho visto nel decennio (tira un sacco sta cosa del decennio), immaginando di trarne una salvifica selezione, e mi sono addormentato al 2014… madonna che bello addormentarsi.
(PS: Qui i miei dischi preferiti dell’anno trascorso).
[2018] [2017]
Posted: Giugno 10th, 2015 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: an tez, Black Mountain, ca' blasè, carroponte, Cascina Torchiera, Charles Cohen, daunTRoK!, filthy generation, Föllakzoid, hamid drake, hardcore, Horror Vacui, leoncavallo, live & loud, Marselleria, milanoX, novara jazz, peter brotzmann, primus, psichedelia, Raed Yassin, Senyawa, Terraforma, TRoK!, Vacuum, Valerio Tricoli, Xol, zeus! | Commenti disabilitati su Live & Loud (108)
Ecco che tornano le giornate dell’abbondanza, quelle vere, che dureranno per poco e vanno sfruttate fino in fondo. Seguono minuziosamente elencati otto concerti e tre (grandi) festival per i sette giorni a venire.
Raed Yassin. Giovedì 11 giugno, ore 20, alla Marselleria.
“Solo double bass” è uno spettacolo che dice già tutto nel suo titolo: il musicista e performer libanese lo propone a Marselleria nell’ambito di una due-giorni dedicata ai suoi lavori impossibili. Read the rest of this entry »
Posted: Febbraio 19th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: blob, boccaccio, Cassandra, Caterina Palazzi Quartet, Confraternita del Purgatorio, Crystal Stilts, Dario Fariello, daunTRoK!, Frank Szardenings, fuzz orchestra, Hatebreed, Klangforum Wien, lilì refrain, live & loud, mai mai mai, massimo volume, milanoX, napalm death, Ni, peter brotzmann, Peter Sellers & the Hollywood Party, Rinunci a Satana?, scighera, Società psychedelica, Sun Ra Arkestra, Takahiro Kawaguchi, the lift, TRoK!, wooden shjips | Commenti disabilitati su Live & Loud (050)
Oggi piove, e domani no. Ma queste non sono le previsioni del tempo, anche se spesso sembrano qualcosa di molta simile. Oggi quindi si può stare ancora a casa a guardare sanremo.
Domani, insomma. Domani è giovedì 20 febbraio e si può uscire.
Si può andare a ballare sulle discordanze, come il viaggio tra rumore, impro e math-jazz della poliedrica serata DaunTRoK! al Leoncavallo, con il Caterina Palazzi Quartet, Cassandra e i due sax di Frank Szardenings e Dario Fariello. O il curioso e storico incontro tra l’hard-core in scarpe da tennis degli Hatebreed e il grind integerrimo dei Napalm Death al Magnolia (Segrate). Di mezzo c’è il già divenuto tradizionale Thursday hangin’ out dell’Officina dei Beni Comuni, che a questo giro si dedica al post-punk invernale dei Piattö. Read the rest of this entry »
Posted: Maggio 7th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, ?alos, arci scighera, assassins, baraonda, cristiano calcagnile, damo suzuki, der mauer, edoardo ricci, fleshtones, freego!, gianni mimmo, hundebiss, kubla khan, le citta' sottili, lombroso, manuel agnelli, medionauta, mi land, milanoX, mure mure, musica in forma libera, noguru, otolab, peter brotzmann, primavera, stefano bartolini, the great saunites, torchiera, TRoK!, wolfango, xabier iriondo | Commenti disabilitati su [4/4] la primavera che fa bene al cuore
La primavera musicale milanese ha molto da invidiare ad altre più famose… ma di certo non si può dire che sia sbocciata male. L’inizio di maggio ci ha portato la settimana di iniziative sparse di MI Land, che si chiude nel weekend con tre appuntamenti da sottolineare, poi da lunedì ci si riposa un attimo, ma è un intermezzo per rilassare le membra, che altro di buono è all’orizzonte.
Nel frattempo, il weekend infuocato si apre con un venerdì a tre facce: MI Land fà il tentativo più ardito, mescolando nella stessa serata tre live decisamente vari (The Great Saunites, ?alos e Miavagadilania) con tre performance teatrali/danzanti proposte dalla crew di “Le città sottili”. Roba da Berlino di qualche anno fa, ora invece si fa a Segrate, al Baraonda. In prima serata, allo spazio O’, i terroristi sonori di Hundebiss rilanciano la sfida con il live di Francesco Cavaliere, omonimo di un grande Pittore che fu… mentre il vero incendio sonoro avverrà sul palco del Lo-Fi, a Rogoredo. E’ la sera infatti in cui tornano da queste parti i Fleshtones, una di quelle band che, a inizio ’80, impararono la lezione del punk ed assaltarono il mondo con un garage rock di energia pura. Pare che abbiano conservato buona parte di quella carica, oltretutto.
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