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Posted: Settembre 30th, 2019 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: acusmonium, AGF, Anacleto Vitolo, Auditorium San Fedele, fennesz, Francesco Giomi, il giro del mondo in 80 giorni, Inner Spaces, Ipek Gorgun, jules verne, Klara Lewis, murcof, Paul Jebanasam, phileas fogg, plunge, Robert Henke, san fedele, Simon Scott, vladislav delay, zero, zero2 | Commenti disabilitati su [Zero2] Inner_Spaces 2019. Auditorium San Fedele.
Il viaggio di Phileas Fogg cominciò in un pomeriggio di ottobre al Reform Club di Londra. Una discussione tra gentiluomini e una sfida alla contemporaneità: compiere l’intero giro del globo terrestre in soli 80 giorni. Detta oggi, in un’epoca in cui fare su e giù dagli aerei senza porsi il benché minimo scrupolo riguardo al surriscaldamento globale è diventata la normalità, è un’impresa che fa sorridere, ma nella seconda metà dell’Ottocento le cose andavano in maniera differente, o almeno a velocità differente. Se fosse nato ai giorni nostri, il gentiluomo londinese avrebbe potuto compiere il tragitto quasi per intero senza nemmeno alzarsi da una poltrona (invero non comodissima), talvolta permettendosi pure una pennichella. Certo, non avrebbe vinto le 20.000 sterline in palio in una delle prime scommesse della storia, ma avrebbe avuto comunque da guadagnarci. Se fosse vissuto ai giorni nostri, infatti, Phileas Fogg il suo giro del mondo avrebbe potuto farlo tutto al San Fedele, attraverso la programmazione di Inner_Spaces.
La rassegna di musica sperimentale firmata Plunge e San Fedele Musica, infatti, continua ad allargarsi su scala globale, e lo fa una volta di più con questa sesta edizione che in dieci date riesce a raccogliere artisti da nove paesi differenti. È un segnale chiaro di continuità e di lungimiranza. La prima non va presa con banalità, se si considera la bicefalia di Inner_Spaces, dietro al cui programma convivono due realtà drasticamente differenti, che restano però in equilibrio perfetto: non solo una non ha ancora mangiato l’altra, ma l’incontro continua ad avvenire su una superficie instabile e curiosa, che resiste ancora al richiamo dell’abitudine. La lungimiranza sta tutta in questa esplosione geografica, che mischia nomi di epoche più o meno passate (Vladislav Delay, Simon Scott, Murcof, Fennesz, AGF, Robert Henke, Francesco Giomi) con soggetti ancora da scoprire (Klara Lewis, Ipek Gorgun, Anacleto Vitolo, Paul Jebanasam), dimostrando una refrattarietà quasi unica nel territorio milanese all’imporsi delle “mode”.
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Posted: Maggio 2nd, 2013 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: blackened, bloom, blue note, daepth, danae, drongos for europe, johns lunds, la buka, macao, milanoX, motorpsycho, nabat, negura bunget, O', oval, paolino paperino band, pharoah sanders, rainbow island, ronin, roy haynes, tanta roba, twin peaks, vladislav delay | Commenti disabilitati su Live & Loud (015) – dove se ne vedono di tutti i colori
Passata l’abbuffata della settimana dal triplo weekend, dal doppio ponte, dal multiplo concerto, è subito un nuovo fine settimana ed è un lento atterraggio verso la normalità. Le prossime sono giornate ricche di appuntamenti musicali, ma è necessario regolarsi un attimo con la qualità, anche perchè le bombe risuonate a Milano negli ultimi giorni sono di quelle che ci si ricorderà sino a fine anno.
Si inizia con calma, vicini al silenzio e ai suoni d’ambiente, quelli di Oval che si esibisce stasera da O’ accompagnato dalla performer giapponese Naoko Takata nell’ambito della rassegna di danza “Danae”. A pochi metri di distanza, al Blue Note, risuona invece la batteria del vecchio Roy Haynes, un pezzo di storia del drumming jazz.
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Posted: Agosto 31st, 2012 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: alva noto, ben frost, blade runner, Camillas, classica, contemporanea, Dale Sosimi, debussy, ensemble economique, get well soon, glen gould, hamid drake, Kaija Saariaho, ktl, layori, lichens, london sinfonietta, Luis de Pablo, marocco, marshall mcluhan, michel portal, milanoX, MiTo, Of Monsters and Man, om, paesaggi sonori, ryuichi sakamoto, settembre musica, SGA, torino, uochi toky, Víkingur Ólafsson, vladislav delay | Commenti disabilitati su [4/4] MiToLogia 2012
Buone notizie dal fronte culturale: MiTo resiste anche ai cambi di giunta delle sue città, nonostante le voci che volessero questo festival morto e sepolto. Certo, a giudicare dal programma il budget ha ricevuto sicuramente un taglio brutale, e la distribuzione delle risorse residue lascia più di una perplessità, ma di questi tempi la sola sopravvivenza è una piccola vittoria, quindi godiamoci un’altra stagione di MiTo, e brindiamo alla sua vecchiaia.
Intanto, le occasioni per brindare, in questa settimana d’attesa prima che si aprano le danze arrivano domenica 2 allo Spazio Concept con l’Ensemble Economique e Ottaven, o allo SGA di Arese con Honor Your Pain e Before Today Collapses. Ad Arese si può tornare pure venerdì 7 (sempre suoni forti con Vrgns e Low Derive), nel weekend che vedrà illuminarsi anche i Paesaggi Sonori di Cardano al Campo (VA), un festival che si apre giovedì con Camillas e My Dear Killer, prosegue il 7 con Uochi Toki e The Blues Against You e si chiude sabato con Lento, Putiferio e L’Ocean.
Ma le giornate di questo piccolo festival sono anche quelle in cui MiTo apre i battenti, quindi valutate gli abbonamenti (mah…) e preparate l’agenda, che Settembre si fa sempre impegnativo.
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Posted: Luglio 4th, 2012 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, cephalic carnage, concerti, criolo, edda, heineken jammin' festival, ippodromo, la milanesiana, Luca Valisi, Mamuthones, marilyn manson, milanoX, mixitè, morrissey, mtv, musica, nicola ratti, nolebol, notturni in villa, O', orchestra of spheres, prodigy, s/v/n, sharon jones, tago fest, the cure, vladislav delay, wooden shjips | Commenti disabilitati su [4/4] il vizietto
Che fosse l’Eurocoppa o il Tour de France, che fosse uno dei fronti caldi tra Caronte, Scipione o simili, che fosse l’ennesimo prete malefico di passaggio da queste parti dopo Ratzi e il Dalai Lam(inchi)a… Quale che sia la causa, pare che Milano si sia presa una pausa musicale tra fine giugno e inizio luglio. Pausa che va esaurendosi, ma lentamente. Oggi comunque la Luna è piena, e si riparte.
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