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[Zero2] Rituals capitolo II. sabato 14 ottobre. Macao

Posted: Ottobre 10th, 2017 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Rituals capitolo II. sabato 14 ottobre. Macao

Rituals è un sogno. Anzi un incubo. Uno si mette comodo sotto il trapuntone, pigiama, borsa dell’acqua calda e cappellino col pon pon, pronto ad abbandonarsi alla lieta compagnia di Morfeo, e invece bastano pochi respiri per essere trascinati nel gorgo. La discesa comincia come un disturbo, come un rumore di fondo, è lo Star Pillow che ci avvolge la testa fino a soffocarci. Sudore freddo; ah, no, è acqua. Gelida e nera. Gli iceberg del Mare di Dirac scorrono a fianco ma nel buio non c’è modo di vederli, solo avvertirne l’incombente minaccia. Crepitano e spingono in un rumore che cresce come i droni di Khn’shs: un barlume di coscienza, il sogno di un sogno, ci direbbe di fuggire, ma è tutto bloccato. Gambe e stomaco cristallizzati dall’angoscia. Sono i tedeschi Troum, una deformazione grammaticale del sogno, che spalancando sipari su paesaggi oscuri lasciano solo percepire qualcosa in distanza, sono le risate di chi veglia e ci addita, che stolti a perderci in questo incubo. E che fortunati a trovare un’ancora di salvezza: la chitarra di Aidan Baker squarcia in due il cielo, quel puntino bianco che pareva svanire è ora luce di immensità. È Nadja, Nadezhda, è la speranza, la chiamata del risveglio. Rituals è stato un bel sogno, anzi un bell’incubo.

 

Rituals capitolo II: Nadja, Star Pillow, Troum, Mare di Dirac, Khn’shs. Sabato 14 ottobre. Macao. Cinqueuri.


[Zero2] Charles Hayward. 20 settembre. Macao.

Posted: Settembre 19th, 2017 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Charles Hayward. 20 settembre. Macao.

Dice Charles Hayward che la musica è entrata nella sua vita attraverso la voce della madre, grazie alle canzoncine della buonanotte. Lo dice spesso. È la cosa più naturale che una persona possa dire. Non è un caso che la dica uno così, uno che sostiene di amare la batteria perché non si fa altro che picchiare su delle cose. Ho parlato con Hayward una volta soltanto, al Blob di Arcore una decina di anni fa. Faceva freddo, e ricordo ancora il suo maglione blu sgualcito, con le maniche che facevano uno strano effetto palloncino. Sembrava una persona completamente diversa da quello che poco prima stava suonando, cantando, materializzando l’immaginabile sonoro sul palco di un circolo di provincia. Sembrava difficile che fosse uno dei batteristi che hanno rivoluzionato la storia del rock e delle sue manifestazioni più “laterali” e sperimentali (come fondatore dei This Heat, e poi come componente, seppur saltuario, di Quiet Sun, Gong e The Raincoats). Ma era sempre lui, naturale. Non c’è idea di musica che Hayward non abbia attraversato spinto da questa naturalezza. Come un uomo primitivo che insegue il fuoco e questo suo calore, vuole scoprire cosa c’è al di là della cima dove scompare il mammuth ogni notte, così Hayward ha battuto ogni sentiero in questi 40 anni. L’ultima avventura si chiama ZIGZAG+SWIRL & (begin anywhere), un altro slalom tra ciò che è naturale e ciò che è organizzato. Consapevole che nulla è naturale e tutto è organizzato, tutto è naturale e niente organizzato. Lo dice Charles Hayward, anche questo.

 

Vasopressin presenta: Charles Hayward: ZigZag+Swirl. mercoledì 20 settembre. Macao. 5 euri.


-dopo- i Marginal Consort a Macao

Posted: Aprile 18th, 2017 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- i Marginal Consort a Macao

[*] avete presente quando leggete presentazione del tipo che non si tratta di un concerto ma di un’esperienza? ecco, stocazzo, sono tutte palle, belinate. la presentazione si adatterebbe perfettamente pure al live dei marginal consort, e probabilmente l’abbiamo anche usata tutti, mentendoci, perchè pure questo, per quanto immersivo, è un concerto.

siamo andati –in tanti, sorprendentemente!– a macao a sentire un concerto, ascoltarlo nella maniera più coinvolgente possibile, ma così era, senza di noi il risultato non sarebbe cambiato, l’artista da una parte, il pubblico dall’altra. forse l’idea era diversa, e il pubblico avrebbe dovuto essere meno statico, meno seduto e sdraiato e più errante, ma non avrebbe cambiato di molto la sostanza, soltanto la forma. e la sostanza è quella di un concerto unico, lungo e magnifico, di cui difficilmente ci dimenticheremo.

quattro figure negli angoli, alle prese con quattro approcci estrememnte diversi al suono: uno più fisico, ai limiti dell’autolesionismo, uno più teorico, quasi ingegneristico, uno più pragmatico, classico, magico, fatto di chitarre e affini carezzate e percosse, un ultimo più caciarone, giocoso, quasi rumorista. quattro approcci diversi che dicono di procedere autonomi senza dialogare, ma pure questa è una palla. l’ascolto reciproco è costante, benchè invisibile, e il dialogo è percepibile, ma sottovoce. al centro infatti c’è solo il pubblico che silente, passivo, ascolta. e gode.


[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.


[Zero2] Marginal consort. 17 aprile. Macao

Posted: Aprile 10th, 2017 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Marginal consort. 17 aprile. Macao

I Marginal Consort sono una delle cose più assurde che la musica “libera” possa vantare nel mondo. Il collettivo giapponese, fondato dal dadaista Kazuo Imai, si riunisce per suonare dal vivo una volta all’anno (o poche di più quando se ne presenta l’occasione), si dispone liberamente nello spazio e manipola oggetti e strumenti, bambù e sensori, onde sonore e idee nell’arco di performance di lunga durata. I musicisti collaborano tra loro tramite lo spazio: non è un interplay ma una compresenza, una simultanea occupazione dell’etere che a volte genera dialogo, altre volte strade parallele che non si intersecano se non nei timpani dell’ascoltatore. A Macao di spazio ne troveranno a bizzeffe, e ad aprirglielo ci penserà Saturnalia, il festival estivo macaino che condivide con il collettivo giapponese lo stesso approccio materico. Suoni differenti che si incontrano o si evitano, tra rumorismi e casse dritte, pop trasognante e sincretismo, nel corso di un unico evento che è più lungo di una sera, di una notte, di una stagione intera. Nell’uno o nell’altro caso, il risultato è una lunga allucinazione uditiva, una volta all’anno, o quest’anno due. Siamo fortunelli, grazie Saturno.

Saturnalia preview: Marginal Consort. lunedì 17 aprile, ore 19. Macao. cinque euro.


Live & Loud (131)

Posted: Marzo 17th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (131)

gianni-agnelli-nudo-184491Senza menare il torrone, che non è nemmeno stagione, si ricorda che questa rubrica è diventata aperiodica e irregolare. Insomma, ogni uscita potrebbe essere l’ultima, un po’ come ogni minuto che passa, che è un minuto in meno a separarci dalla morte.

S4. Giovedì 17 da O’ alle otto di sera.
S sta per sassofono, 4 sta per i simpatici elementi di questa orchestrina: John Butcher, Hans Hoch, Christian Kobi, Urs Leimgruber. Ci vorrebbe un’altra S, che specifichi che sono 4 sax soprani, ma si sa che SS non è mai una sigla apprezzabile.
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Live & Loud (125)

Posted: Dicembre 17th, 2015 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (125)

Paper Circus still 2Del perchè Milano chiuda i battenti la sera del 23 dicembre (se va bene) e praticamente se ne resti in letargo fino a metà gennaio è un mistero su cui ci vorrebbero studi approfonditi. Studi che non ho intenzione di fare ora, perchè in fondo il letargo è una necessità naturale. Questo è l’ultimo Live&Loud dell’anno, giusto il tempo di accumulare le ultime provviste e poi buonanotte.

Promenade Sauvage. Giovedì 17 alle 20, all’Institut Français Milano.
Duo composto dalle chitarre di Maarten Stragier e dalla fisarmonica di Luca Piovesan, che per l’occasione si allarga ad abbracciare l’innersonic (e le esplorazioni) del compositore e ricercatore Franck Bedrossian.
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Live & Loud (124)

Posted: Dicembre 10th, 2015 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (124)

Stefano-PiliaBuongiorno, questa edizione di Live & Loud va in onda in forma quanto mai ridotta per motivi che sfuggono ad ogni logica e che vanno vicino al concetto di estinzione delle forme di vita. Questo per dire che non è che manchi il materiale, ma tant’è…

Quinto compleanno del Lo-Fi. Dal 10 al 12 dicembre (e oltre) al Lo-Fi.
Il Lo-Fi fa cinque anni e in una città così ostica è già un traguardo importante. Giusto quindi che si festeggi, perdipiù in grande stile. Sulle candeline soffierà l’ex voce dei Kyuss John Garcia giovedì sera, poi venerdì si passa al garage – specialità di casa – con Strange Flowers e Pretty Face, quindi si chiude sabato con il soul-funk di Sam Paglia. Si fa per dire ‘si chiude’, perchè il Lo-Fi pulisce i residui della festa e riparte subito: coi Mombu domenica 13, coi chitarroni di Today is the Day e Grime lunedì 14, infine martedì 15 con il duo formato da Jim White dei Dirty Three con il liutista George Xylouris. Una chiusura in grande stile, per cinque anni tutti da applaudire (e talvolta da prendere ad esempio). Read the rest of this entry »


Live & Loud (122)

Posted: Novembre 25th, 2015 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (122)

filk12182752_904090359678527_6030483055832744023_oQuesta qui che arriva, che si snoda tra gli appuntamenti snocciolati qui sotto, è una settimana piena di incastri interessanti. Ma proprio piena. Ma piena piena piena. Quindi bando alle ciance e sotto a pedalare.

Fulkanelli. Giovedì 26 da Standards alle 20:30.
Paolo Mongardi e Cristian Naldi sono due stakanovisti del rock’n’roll, che avrete già sentito suonare in fin troppi altri progetti (Zeus, Fuzz Orchestra, Ronin…) ma in questo duo scoprono una faccia diversa da quella cui ci hanno abituati. Un rituale di magia nera che si sviluppa grazie alla psichedelia. Il risultato, ovviamente, è imprevedibile.
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Live & Loud (115)

Posted: Ottobre 8th, 2015 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (115)

lydonSempre in ritardo, sempre sfuocate, ecco la formazione degli 11 live che vanno dalle prossime ore ai prossimi 7 giorni.

Osvaldo Arioldi Schwartz. Giovedì 8 al Ligera.
C’erano una volta le Officine Schwartz, che senza troppa paura di sbagliare potrebbero essere definite la prima band industrial in Italia. C’erano e in parte ci sono ancora, come racconta il film “Da qui alla ruggine” che aprirà la serata al Ligera, completata dal live di Osvaldo Arioldi Schwartz, che delle Officine fu fondatore, e che ha distanza di 30 anni non si è ancora stufato di suonare il suo tubicordo.

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Live & Loud (109)

Posted: Giugno 17th, 2015 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (109)

Tan Dun_MDRQuesta stessa settimana, o giù di lì, arrivano negli ampi spazi di Milano e dintorni Vasco Rossi, Manu Chao e Jovanotti: roba che farebbe nascere desideri di esilio anche estremi. Per questo motivo “Live & Loud” questa settimana non va in onda, perchè a tutto c’è un limite e il limite non sempre è valicabile. Andate al mare, andate al fiume, andate ai campi, andate ai monti, andate ai divani, andate affanculo. O se proprio proprio dovete, ecco giusto sei cosette residue da ascoltare.
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