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[4/4] possible settings

Posted: Dicembre 10th, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | 1 Comment »

Gli approcci naturali alla musica libera sono due, non di più: quello del probabile e quello del possibile. Il primo si inscrive nelle strutture, dove il cammino è segnato, e ciò che si può incontrare può suscitare meraviglia ma non stupore. Il possibile è il percorso delle porte aperte, dove tutto può accadere perchè la struttura altro non è che il calcio in culo di partenza, e poi sarà la strada a decidere ciò che può e non può accadere.
Amirani Recors è una di quella realtà virtuose della peninsula che alla musica fa tanto tanto bene da sempre; il suo capitano Gianni Mimmo (uno dei maestri del free jazz locale) ha pensato bene di festeggiare il primo quinquennio di Amirani con un’intera giornata di “scambio generativo e intelligente”. Read the rest of this entry »


[4/4] sotto i ponti

Posted: Dicembre 2nd, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , | 1 Comment »

L’ultimo mese dell’anno venti-dieci si apre con un evento lieto per questa città, dove le porte generalmente si chiudono anzichè aprirsi: venerdì 3 riapre il Biko, nella nuova sede di via Ettore Ponti (dove stava il Metromondo, per intenderci). L’inaugurazione è affidata al nostro fratello Pablito El Drito, all’insegna dell’8-bit che pare essere la colonna sonora della settimana. Sarannno i suoni dei videogame infatti ad essere protagonisti anche al Blob di Arcore, in una maratona con Tonylight, Pira666, Micropupazzo, ecc… mentre lo stesso Pablito festeggia la settimana della vita prima con la festa dell’etichetta RXSTNZ (con A034, Opser e Manual Destruction) alla Fornace di Rho sabato 4, poi regalandosi l’apertura del live del suo maestro Luke Vibert, che arriva martedì 7 al Tunnel nel miglior Sant’Ambroes che questa città ricordi. Dj, autore, produttore, Vibert (axa Wagon Christ) è un alfiere di quel gruppo di terroristi sonori che, con l’esperienza della Rephlex di Aphex Twin all’inizio dei ‘90s, ha rivoluzionato per sempre la musica elettronica.
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[4/4] ecoute la musique

Posted: Novembre 26th, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , | 1 Comment »

Settimana prossima inizia a nevicare, così dicono i siti di meteorologia che ormai ci si trova a consultare in maniera compulsiva. La cosa non terrorizzi, pochi sono gli aerei interessanti da far atterrare a Milano, poche le idee per spingersi fuori dal caldo casalingo. Ascoltiamoci dei bei dischi e amen.

Di bei dischi ne ha fatti tanti Joe Lally, uno che portava a spasso il suo basso con una band chiamata Fugazi, ovvero il gruppo che più di tutti, nel mondo, ha incarnato l’etica e l’estetica dell’hard core. Read the rest of this entry »


i fantasmi dell’aquila

Posted: Novembre 24th, 2010 | Author: | Filed under: alfabetica, cadevo, succede che... | Tags: , , , , , , , | 1 Comment »

Fa un certo effetto tornare a L’Aquila oggi, a un anno e mezzo dal sisma delle 3e32. Fa effetto camminare per una città fantasma, sventrata. È come trovarsi in mezzo ad un film senza capire bene se lo scenario è bellico o se si tratta solo di uno spaghetti western, aspettandosi che da un momento all’altro spunti fuori la diligenza.
Fa effetto constatare ancora, con i propri occhi, l’immane forza distruttiva del motore terrestre. La forza che aveva seminato disperazione in chi si trovava, privato di tutto, a combattere contro un nemico invisibile, quel tremore della terra che tornava a ripetersi, ora dopo ora, ogni giorno, e contro il quale non c’era nulla da fare. L’Aquila oggi mostra ancora come bastino pochi secondi di scossa per radere al suolo tutto ciò che abbiamo costruito, secoli di storia e decenni di stupidità, quella dell’uomo che conosce il suo pianeta e lo rinnega. Quella di chi ha lasciato che una città appoggiata su una faglia attiva crescesse senza il minimo rispetto delle norme antisismiche (o del buon senso, verrebbe da dire). Quella dei grandi costruttori a caccia di cantieri in giro per il mondo, che preferiscono la sabbia al cemento. Quella dei “bertolasos” che sghignazzano pregustandosi i quattrini che pioveranno per la ricostruzione, del paese in perenne emergenza che non è stato in grado in 18 mesi di venire a capo della situazione aquilana.
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[4/4] musica popolana

Posted: Novembre 12th, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] musica popolana

Quante volte è stato citato Massimo Pupillo in questa rubrica nelle ultime settimane? Una cifra. Ma non c’è nessuna ossessione di mezzo, bensì l’instancabile ricerca di nuovi progetti che muove questo bassista, romano d’origine ma cittadino delle strade del mondo. L’ennesimo richiamo ce lo offre una band che deve buona parte della sua forza al fatto di essere nata con un contributo decisivo degli Zu: la musica degli Ardecore (ven 18, arci Magnolia, Segrate) nasce dal canzoniere tradizionale romano,ma è ben lontana dal folk popolare; qui le doti canore di Giampaolo Felici sono accompagnate dal groove di un manipolo di pestoni professionisti, e il risultato è sorprendente.

Ma il 18 è tra una settimana, e c’è altro prima. Read the rest of this entry »


[4/4] the book of angels

Posted: Novembre 4th, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] the book of angels

Tra i grandi interpreti della sperimentazione jazzistica rimasti in attività, John Zorn è sicuramente uno dei più luminosi, nonchè quello riuscito a dare la maggiore eco “pop” al suo lavoro. Zorn ha successo, è misteriosamente “famoso”, ovunque. Zorn a Milano riempie i teatri, e a Milano fa un regalo da anni: ci manda il suo progetto più completo, ovvero l’incarnazione multiforme di Masada. Per chi ha ancora nelle orecchie la serata dell’anno scorso, per chi ha ancora negli occhi il Mike Patton urlante di una mattina di qualche anno fa, per chi ha semplicemente a cuore la buona musica, l’appuntamento con la Masada Marathon di lunedì 8 novembre (come sempre al teatro Manzoni) è uno di quei pochissimi giorni in cui ogni altro appuntamento non vale nulla. E’ l’Evento con la E maiuscola di questa nuova stagione, e forse non soltanto per Milano. Già perchè per una volta arriva da queste parti un’anteprima mondiale: tutte le diverse sfaccettature del canzoniere ebraico Masada una dietro l’altra, in una sera sola, in una cavalcata tra i generi musicali e le loro storie, guidata da un maestro della batteria come Joey Baron. Uno che da solo vale il doppio del prezzo del biglietto.
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[4/4] fasten your seat belts

Posted: Ottobre 29th, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] fasten your seat belts

Fasten you seat belts, please. Tenetevi forte. Ché la settimana che arriva e di quelle che lasciano il rimbombo nelle orecchie. Servirà attrezzarsi: con un bel gruzzolo di euri, tempo per recuperare le ore di sonno e soprattutto energie per reggere l’impatto muscolare.

Andiamo per ordine, comunque. Iniziamo con la morte, o meglio, con i “Dias de la Muerte”. Che Satana abbia a cuore Bruno Dorella, già protagonista sul palco con Ovo, Ronin, Bachi da Pietra e molto altro, già soprattutto unico socio della one-(big)-man-label Bar La Muerte, che festeggia il ritorno in Italia di Bruno, dopo l’esodo berlinese, con un festivalino itinerante a suoni forti. La data milanese (ven 29) non poteva che essere ospitata da TRoK!: le pareti della Torchiera hanno spesso accolto i “muertes” e questa volta risuoneranno con 5 band da provenienze diverse. Tutto nella scia del grind e del free-rock, con Arabrot, Bologna Violenta, Estel, Fuzz Orchestra e Realicide.
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[4/4] Attraverso lo specchio

Posted: Ottobre 22nd, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , | 1 Comment »

Attraverso le specchio ed oltre. Nella città degli sgomberi, quella che alimenta a manganellate i secoli di ignoranza e razzismo del suo popolo, esistono piccoli specchi da attraversare: sono quelli che ci conducono ad un mondo-di-là, dove la differenza è ricchezza e non minaccia.

“Musica allo specchio” è uno di questi passaggi. Read the rest of this entry »


[4/4] porn groove

Posted: Ottobre 15th, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , | 1 Comment »

E adesso? Ora che finalmente è arrivato l’outing di Tiziano Ferro, bisognerà riaggiornare la categoria per Immanuel Casto, quello che fino a pochi giorni fa veniva definito come la sua versione dichiarata e incensurata? Forse sì, e il “casto divo” non potrà che guadagnarne.

Immanuel Casto è un progetto, più che un artista; un progetto molto più arguto di quanto possa apparira a prima vista (d’altronde, il cantante stesso sfoggia con orgoglio la sua appartenenza al Mensa). Il Casto è l’auto-proclamatosi (ma ne ha tutti i titoli) “re del porn groove”, le sue canzoni sono un viaggio electro-pop attraverso tutte le perversioni erotiche del cattolico bel paese, dai grandi classici del sesso e del porno sino alle pagine più oscure, arrivando a coinvolgere anche gli immancabili preti pedofili (in “Come è bella la cappella”, una delle sue prime hit) o, è il caso dell’ultimo singolo “Crash”, la tecno-pornografia che renderà felici tutti i nerd all’ascolto. Sabato 16 porta il suo show, con tanto di ballerine, sul palco ai Magazzini Generali. Da vedere dopo essersi spogliati di ogni moralismo. Read the rest of this entry »


Post-MiTum

Posted: Ottobre 14th, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , | 1 Comment »

A bocce ferme, è necessario tornare sull’edizione 2010 di MiTo, il festival musicale settembrino che da qualche anno si è prolungato da Torino fino qui, nella città delle porte chiuse. I dati sono forti: 261 appuntamenti, 3400 artisti, ma soprattutto quasi 200.000 spettatori, di cui la metà a Milano. Ma più forti dei dati sono le impressioni e i dettagli, ed è su questo che vale la pena tornare.

In apertura di programma si sottolineava una peculiarità della faccia milanese della rassegna: la guerra quotidiana tra i volenterosi che questa iniziativa la portano avanti e il conservatorismo decadente dell’ambiente culturale locale, quello racchiuso nella puzza di marcio della Scala e dei guardiani della kultura. In chiusura si può forse decretare l’insperata vittoria dei primi, ma è una vittoria che passa attraverso una trafila di compromessi. Un rigorino al 90° dopo un rude 0-0.
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