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Posted: Settembre 30th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen, succede che..., time stands still, videre | Tags: alive, blood, boom gaspar, dave abbruzzese, dave krusen, eddie vedder, generazione X, grunge, jeff ament, kurt cobain, leash, matt cameron, mike mcready, nirvana, notte rock, pearl jam, pj20, riot, seattle, sound of seattle, soundgarden, stone gossard, x-factor | Commenti disabilitati su drop the leash
Non sono passati 20 anni, ma quasi. La musica in televisione di spazio non ne aveva granché nemmeno allora, ma forse qualche minuto in più sgomitando riusciva a conquistarselo. Insomma, non erano ancora tempi di fattori X e Lady Gagas. C’era un programma che si chiamava “Notte Rock”, andava in onda in orari da segaioli su uno dei primi due canali Rai, quale non ricordo. Una trasmissione che finì malissimo come tutte le altre, con un’edizione condotta addirittura da don Mazzi in diretta dalla sua comunità, che parlava di come la MMusica possa aiutare i GGiovani e tenerli lontani dalla DDroga.
“Notte Rock” mandava un sacco di musica di merda, ma era quello che passava il convento, e così era diventata un’abitudine mettere regolarmente il timer e vedere il programma il giorno successivo… e un giorno passarono un video bellissimo. Era un video in bianco e nero e non mostrava altro che una band che suonava (o fingeva di suonare) un pezzo fighissimo, che partiva lento e poi saliva con un ritornello trascinante, con impennate liriche, con un tessuto di chitarre ’70s che reggevano una voce impetuosa. Erano i Pearl Jam; il pezzo era “Alive”, ovviamente. E ricordo ancora oggi che nella mia ingenua mente di pre-adolescente quel pezzo mi dava una carica micidiale, ma soprattutto mi diceva delle cose importanti: mi diceva che il mondo del rock’n’roll stava cambiando, che c’era qualcosa di nuovo che covava la’ sotto… e quel qualcosa di nuovo era un calcio in faccia all’hard rock che avevamo conosciuto fino ad allora, in quei pochi anni dell’età dello sviluppo, in quella parentesi piccola -ma grande rispetto alla storia del rock- che si era sviluppata dall’ondata del punk. Era una novità che ci interrogava tutti, lì stava il bello: ci diceva che una nuova rivoluzione nel rock, non stilistica ma intimamente di vita (di attitudine, diremmo oggi), stava nascendo, e toccava a noi. Toccava, per la prima volta, le generazioni che si affacciavano vergini agli anni ’90, decise a riprendersi il proprio mondo a morsi.
Quella fu una rivoluzione sociale, non artistica, fu un rigurgito di ribellione che durò il tempo della fiammata del sound of Seattle, ma che contribuì a seminare una coscienza ribelle che sarebbe esplosa alla fine di quel decennio, quella stessa coscienza destinata a muovere i fuochi della stessa città della west coast (guarda il caso) e poi incamminarsi sulle strade di Genova.
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Posted: Settembre 27th, 2011 | Author: cauz | Filed under: succede che..., videre | Tags: bike porn, bike smut, birra, ciclismo, cinema, fornace, pippo gilbert, torchiera | Commenti disabilitati su BIKE SMUT. pornografia e ciclismo.
BIKE SMUT
festival di pornografia in bicicletta
Per la prima volta in Italia, il Bike Smut fa tappa a Milano!
Due giorni di appuntamenti per dimostrare quanto è sexy la bicicletta!
La vetrina itinerante di video e performance ciclo-erotiche sarà ospite della Cascina Autogestita Torchiera senzacqua e della Sos Fornace di Rho il 7 e 8 ottobre 2011.
Hai sempre pensato alla tua bici come un oggetto del desiderio? Riesci a immaginarla come la compagna dei tuoi giochi più sexy? Il Bike Smut Festival vuole svelarti nuove forme di piacere a bordo del tuo velocipede. Per riprenderci le strade della città e per pedalare il desiderio, godere collettivamente, mischiare bike e porn, mettere una toppa alla noia, oliare gli ingranaggi della sensualità, mollare i freni alla fantasia.
Put the fun between your legs!
PROGRAMMA:
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Posted: Luglio 19th, 2011 | Author: cauz | Filed under: pedallica, succede che... | Tags: astana, birra, ciclismo, ciclistica, cicloweb, follia, kazakhistan, sex appeal, sexy, vino, vinokourov | Commenti disabilitati su il vino buono
domenica, Alexander Vinokourov ha annunciato il suo definitivo ritiro dal ciclismo. appena uscito dall’ospedale dopo la frattura al femore di una settimana prima, scendendo dal Pas de Peyrol.
mi manchera’ da morire, Vino, per quel suo modo di correre unico in gruppo, per la grinta, per la disponibilita’, per la coscienza di far parte della poetica di questo sport.
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Posted: Giugno 15th, 2011 | Author: cauz | Filed under: succede che... | Tags: blocchi, blocco, cigno, critical mass, reclaim the streets, resistenza, tien an men, traffico | Commenti disabilitati su street fighting
splendido…
e mi fa venire pure in mente una strana analogia.
Posted: Aprile 28th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen, succede che... | Tags: ?alos, baraonda, birra, carnenera, concerti, cultura, damo suzuki, edda, eustazio di tessalonica, festival, fuzz orchestra, gak sato, le citta' sottili, leoncavallo, mi land, milano, milanoX, noguru, O', peter brotmann, scena, spazi sociali, steve piccolo, torchiera, TRoK!, xabier iriondo, zam, zeus! | Commenti disabilitati su la terra di MI Land
sta arrivando MI LAND… una settimana di concerti e non solo in giro per la citta’, zumpa-zumpa-zumpappa’…
se non ce la facciamo a questo giro, per dirla con la paolino paperino’s band, tutti quanti a fare in culo…
questo quanto scrive sull’argomento il buon eustazio da tessalonica su milanoX…
questo il manifesto di mi land, questo il programma, tanta altra merda (linki ai maledetti social netuorc inclusi) sull’apposita pagina dell’internet.
Negli ultimi anni, la cultura a Milano ha vissuto tempi duri. La cosa pare lampante a chiunque si occupi di musica, come nel caso che andremo ad esaminare, ma anche allargando il discorso ad altre sfere, le differenze sono di lieve entità.
Per carità, l’offerta non manca, e non mancano di far notare la cosa tutti coloro che si muovono nella “fetta di mercato” della cultura milanese. Si parla di mercato perchè sono quelli gli ambiti in cui “la città delle porte chiuse” si riapre… ed ecco fiorire intorno alle fiere del mobile, alle settimane della moda, ai festival più o meno grandi, più o meno istituzionali, un’offerta culturale che riesce a far assomigliare Milano ad una metropoli europea. Ma è fumo negli occhi, oltre che nei polmoni. Perchè è tutto concentrato all’interno della grande maledizione padana, quella dell’evento. A Milano la cultura, o qualcosa che gli si avvicina, sono gli Eventi. Quelli che durano un weekend (perchè si consuma di più), se va bene una settimana. E il resto? E chi agisce sul movimento culturale nella città negli altri 362 giorni dell’anno, che spazio si ritrova? Nessuno. Soltanto porte chiuse in faccia, vampirismo burocratico e quella strana “imposizione del silenzio” che vuole la città come un grande ospizio a cielo aperto, dormiente e taciturna. Read the rest of this entry »
Posted: Marzo 7th, 2011 | Author: cauz | Filed under: confindustrial, larsen, succede che... | Tags: 22nd take, andrea reali, birra, brown bloc, carnemvale, casa, confindustrial fuori synchro sinfonietta, ermete trismegisto, fiera milano, fonoscisti futuristi, gadamer, jointSventure, musica futurista, opposticoncordi, presi male, roberto fega, san precario, sofforo, sofx, teatrino elettrico, uochi toki, zeno gabaglio | Commenti disabilitati su carnemvalomachia
arriva il carnemvale, ben prima della sanremo, arriva sabato 12.
a milano, non a rho. non nei padiglioni della fiera, che ancora si stagliano sullo sfondo dei manifesti promozionali, alla direzione di fiera non piaceva. non tanto il carnemvale, quanto il fatto che la fiera fosse aperta, sia mai. se gli spazi si aprono, si apre la possibilita’ di comunicare, di esprimersi, di raccontare magari le malefatte che fieramilano sta combinando da tempo. tutto questo lo ha raccontato meglio chi le malefatte di fiera le smaschera da tempo, ovvero san precario (questo l’articolo: “Fiera Milano: scherzi di cattivo gusto“), e’ inutile ripetersi.
e’ utile invece ricordare che il carnemvale resta comunque un’opportunita’ per milano, e quindi eccolo qua. “if i can’t dance, it’s not my revolution 3” e’ il nuovo contributo di JointSventure, contributo monco questa volta a causa della costruzione difficoltosa di questo carnemvale, ma comunque con Uochi Toki, Teatrino Elettrico e la solita carrellata avanguardista in saletta ambient: 22nd Take, Andrea Reali, Gadamer (zeno gabaglio in duo) e Roberto Fega… e poi la novita’ di questo giro. Nel resto del programma c’e’ cristoph fringeli, c’e’ alio die, a034, anna bolena… la novità di questo giro? la novita’ si chiama BROWN BLOC, sottotitolo MUSICA PER PRESI MALE, esecutori ERMETE TRISMEGISTO e la CONFINDUSTRIAL FUORI SYNCHRO SINFONIETTA. Read the rest of this entry »
Posted: Febbraio 17th, 2011 | Author: cauz | Filed under: balordi, pedallica, succede che... | Tags: al bano, anas, birra, ciclismo, contador, derby, genoa, grappa, grifone, merde, nani, pippo gilbert, rafinha, rum, rumenta, sanremo | Commenti disabilitati su what an amazing day…
ieri e’ stato un amazing day…
ho ricevuto una brutta notizia, ma vedo di risolverla in fretta e non mi faccio rovinare la giornata che e’ stata…
erano le 4 del pomeriggio, pioveva un sacco, c’erano delle birre, della grappa (poca, sono arrivato che era gia’ quasi finita)… e c’era pure del rum. tedesco.
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Posted: Febbraio 15th, 2011 | Author: cauz | Filed under: succede che..., videre | Tags: birra, brown bloc, coprofagia, dj sciolta + dj merda, sanremo, veloclub adriano de zan | 1 Comment »
Frateli, Sorele, Italiane et i Taliani,
come ogni anno, la Milano bene si unisce alla parte sana del Paese in difesa dell’ultimo baluardo di democrazia rimasto in Italia: il Festival della canzone di Sanremo.
Quet’anno, grazie alla convergenza di responsabilità nazionale fra Brown Bloc, djSCIOLTA&djMERDA entertainment, Veloclub Adriano de Zan, More Handy Productions, Associazione ciclomelodica per la difesa delle tradizioni italiane, Congregazione Devotissime Sorelle delle Sacre Reliquie Bongiorniste, Milano-Sanremo-Milano Palindromic Committee, Excel Warriors, Scuola di cucina “G.Morandi”, Brigate Marroni, Unofficial fanclub “106 Farmacie”, Milizie “Pippo Baudo”, Federazione Longobarda “Udeur verrà”, Accademia Memo Remigi e Movimento politico Divani&Divani, e ispirati dalla ricorrenza dell’unificazione del suolo patrio, si è deciso di trasformare il tradizionale gruppo d’ascolto in una grande occasione di partecipazione popolare.
Pertanto POTETE TELEVOTARE le canzoni e gli artisti del Festival da ogni luogo e da ogni lago, semplicemente inviando una mail all’indirizzo remosantosubito (at) hotmail.it o un SMS al numero 327.5904003 e indicando il nome del cantante seguito dal vostro voto tra 0 e 10.
(Sono consentite, se non incoraggiate, mail ed sms con più voti, variazioni sul tema, voti riguardanti personaggi non inerenti al Festival o alla vita reale, voti calcolati su scale differenti, anche logaritmiche o non euclidee).
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Posted: Febbraio 10th, 2011 | Author: cauz | Filed under: succede che... | Tags: campagna elettorale, cocker, drive in, elezioni, hass fidanken, milano, pisapia, sguardo, tardelli | Commenti disabilitati su che sguardo
e’ iniziata la campagna elettorale di pisapia a milano.
quello che dovrebbe arrivare al ballottaggio, e vincere (?!), contro il centrodestra che governa da 900 anni la citta’-parcheggio.
i pisapini hanno attaccato un po’ di cartelloni, pochi (ma neanche troppo) ma grandi, tra cui uno lungo la strada che pedalo ogni mattina, cosi’ l’ho visto per bene sin dal primo giorno. ho avuto un sussulto, ma non ho tanto capito perche’.
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Posted: Dicembre 6th, 2010 | Author: cauz | Filed under: pedallica, psicopompo, succede che... | Tags: automobile, ciclisti, droga, fascismo, omicidio | 1 Comment »
chafik elketani e’ un ragazzo di 21 anni.
me lo immagino ieri mattina, mentre esce di casa; ha preso con se’ il nipotino di 10 anni, probabilmente per dirgli “guarda quanto sono figo io ad andare a cento all’ora con la mia mercedes… dai che se ci va di culo tiriamo sotto pure qualche sfigato… eheheh”.
me lo immagino mentre spinge la sua cazzo di arma a motore per alcuni km, ridacchiando e sorpassando a piu’ non posso… finche’ non ha visto l’occasione della vita, un sorpasso lanciato, in curva, quasi a sentirsi l’alboreto di turno, dentro una di quelle gare alla playstation che tanto divertono i suoi pomeriggi col nipotino, seduto a fianco a lui a battere le mani.
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