indice . . .
Posted: Novembre 23rd, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, a034, asmus tietchens, Bellini, borgata boredom, cristiano calcagnile, der cavalinha, gianni mimmo, Heroin In Tahiti, Hiroshima Rocks Around, john zorn, king cannibal, laboratorio d'ascolto, mario bertoncini, meshell ndegeocello, milanoX, mistaking monks, mombu, O', Oneohtrix Point Never, paul mccartney, roma est, sincronie, the great saunites, uochi toki, xabier iriondo | Commenti disabilitati su [4/4] li giovanotti de sta roma bella
La tranche finale di questo densissimo mese di novembre si apre con la triste notizia della dipartita di sua santità della bacchetta Paul Motian. L’ennesimo bel vecchiaccio che ci abbandona in questa annata, rendiamogli omaggio andando a sentire tanta buona musica, che è il modo migliore.
A partire proprio da un gran batterista come Cristiano Calcagnile, alle pelli del terzetto Mistaking Monks che apre la due giorni del circolo Bitte organizzata da Xabier Iriondo, sul palco di mercoledì in trio (il terzo è l’ottimo sassofonista Gianni Mimmo) e la sera successiva con il progetto Der Cavalinha, che incrocia sperimentazioni acustiche e live painting. Prima del Bitte, giovedì, c’è sempre il tempo di farsi una cultura con il Laboratorio di Ascolto curato da “Sincronie” allo spazio O’: questa volta la contemporanea fa un passo indietro per affiancarsi al free jazz, insomma, si parla di John Zorn.
Read the rest of this entry »
Posted: Novembre 4th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen, succede che... | Tags: 11 novembre, 11.11.11, apocalisse, arcore, boredoms, concerti, fateschifo!, festival, harshcore, john zorn, luca pissavini, malatesta, medionauta, mi land, milano, milanoX, my dear killer, newtone2060, O', ongaland, pioltello, quasiviri, sparkle in grey, undici, unza!, voci ad effetto, wolfarth | Commenti disabilitati su l’apocalisse quella che verra’
Dicono che la fine del mondo sarà nel 2012. Lo dicevano pure per il 2000, invece purtroppo non si è visto un cazzo. Nemmeno il millennium bug. Speriamo nel prossimo giro perchè, effettivamente, la fine del mondo è un evento irripetibile e solo pochi fortunati lo possono vedere nella storia.
Nel frattempo, un anticipo di apocallisse è alle porte, in occasione della penultima delle date numerologiche che hanno segnato questo avvio di millennio: 11.11.11.
Il riferimento alle date cabalistiche in questo caso non è all’abusato tormentone olimpico dello 08.08.08, bensì a ciò che accadde un anno prima quanto, alle 07:07 del 07.07.07 i Boredoms riunirono 77 percussionisti a Brooklyn per lo storico concerto “77 boa drum”.
Read the rest of this entry »
Posted: Ottobre 5th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, Alice Cooper, bike smut, Fabio Volpi, Flavio Giurato, fornace, Herbert Distel, Jason Lescalleet, Johnny Mox, Karole Armitage, La stazione, Melvins, MilanoMusica, milanoX, MoHa!, O', Osso Exotico, pablito el drito, Rhys Chatam, Rikk Agnew, torchiera, TRoK!, Uriah Heep | Commenti disabilitati su [4/4] nuovi palazzi che crollano
Questa rubrica ha perso completamente la sua periodicità, sappiatelo e fatevene una ragione, qui si parla della prima metà di ottobre… di ciò che ne resta almeno, di un mese che è iniziato in maniera pure sonnacchiosa ma che adesso si sveglia e si sveglia col botto. Il botto è quello dei muri del Bloom che crollano, del tetto che frana sul pubblico ignaro tra schizzi di sangue e cervella che rendono il pavimento viscido… ok, la scena splatter forse è un po’ esagerata, però giovedì 6 a Mezzago arrivano i Melvins, quattro capelloni che da 25 anni fanno un casino immane, hanno collaborato con chiunque abbia detto la sua nell’hard rock di questo quarto di secolo, per cui andate con o senza tappi nelle orecchie ma non fate l’errore di rimanere a casa.
Read the rest of this entry »
Posted: Giugno 29th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, anthrax, big 4, bug, desio, dinosaur jr, dj spooky, eyehategod, hard core, inferno, joh cage, kernel festival, megadeth, metal, metallica, mi odi, milanoX, O', oritz von oswald, roger waters, slayer | Commenti disabilitati su [4/4] apocalypse now
Il luglio della galleria O’ è dedicato interamente al genio di John Cage. Grazie a Die Schachtel ci saranno 15 giorni di esposizione di dischi, foto, video e partiture dedicate al grande maestro. Il luglio di Milano invece è dedicato alle mazzate nei denti. E a questo giro si parla di Mazzate con la M maiuscola, ai massimi livelli, a scala mondiale, addirittura. Già perchè il 6 luglio succede che l’evento rock degli ultimi anni passi persino da qua. Sembra incredibile, e invece l’orribile Fiera di Rho il 6 luglio ospiterà lo splendido caos dei Big 4. Se avete 75 euri a disposizione, investiteli; se non ce li avete, rubateli, chiedete un prestito, scavalcate, fate una rapina, ma non rischiate di vivere il resto della vostra vita con il rimorso di esservi persi questa cavalcata. Aprono gli Anthrax, e vabbè. Seguono i Megadeth, che hanno perso tanto smalto quanto ne ha guadagnato il rincoglionimento pseudo-religioso di Dave Mustaine. Chiudono i Metallica, che siamo d’accordo che saranno quasi 20 anni che non fanno un bel disco, ma hanno tracciato quel solco profono profondo nella storia, che sul fondo del baratro apertosi dal solco ci sono più cadaveri che in una foiba. In mezzo tra gli ultimi due, il caos. Gli Slayer sono probabilmente la più grande rock band in attività. Serve altro? Read the rest of this entry »
Posted: Giugno 24th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, agnostic front, angelo contini, biko, boots riley, carlo garof, dauntaun, estranged, fuzz orchestra, giugno, Jazz:Re:Found, les claypool, luca pissavini, luglio, marco mazzoldi, milanoX, O', primus, scighera, sincronie, unsane, Welcome to the Jingle | Commenti disabilitati su [4/4] giugno pazzariello
Giugno pazzariello, luglio ancor di più… l’esplosione ormonale del rock meneghino è ritardata rispetto alla primavera, come tutto è ritardato da queste parti, ma arriva. E le prossime settimane faranno fuoco e fiamme.
Come da tradizione estiva bisognerà allargare gli orizzonti, però: pensare Milano come un’area geografica estesa nella quale muoversi, da Vercelli a Vigevano a Bergamo… Ma anche solo a Milano, sia ben chiaro. Ad esempio il 24 basta andare in Barona: il circolo Biko è finalmente in rampa di lancio e venerdì offre l’accoppiata Boots Riley + Gabby La La, ovvero da una parte il rapper e produttore dei Coup, dall’altra la polistrumentista che ha accompagnato Les Claypool nelle ultime sue avventure. Se la cosa si rivelasse troppo “sculettante”, però, l’alternativa è a Dauntaun, dove abita Satana e ci porta il solito carico di post-punk, hc e bordello, a questo giro con The Estranged, DUNE e Blackfriars Bridge.
Read the rest of this entry »
Posted: Maggio 26th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, arto lindsay, audiovisiva, blob, campagna elettorale, dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS, ebo taylor, echran, elezioni, elio e le storie tese, giovedì, InlandEmpire, max viel, milanoX, novara jazz festival, O', psychofagist, riga, sincronie, soundpainting orchestra, takla, teatro satanico, tnt, walter thompson | Commenti disabilitati su [4/4] soundpainting
Questa rubrica in genere copre lo spazio tra il venerdì e il giovedì della settimana successiva, come tutta l’agenda di MilanoX. Questa volta faccio uno strappo, perchè questo giovedì si è riempito di appuntamenti tutto d’un tratto, e ignorarli sarebbe colpevole. Si attacca alle 18, dunque, quest’oggi, alla galleria O’ dove la crew di Sincronie presenterà la nuova collana discografica am001 e lancia la sua campagna di remix di musica contemporanea. Un lancio che casca a fagiolo perchè l’appuntamento prosegue con il nuovo episodio dei laboratori di ascolto sul Noise (dalle 19.15), curato come sempre da Max Viel. In serata invece gioiamo del gradito ritorno di InlandEmpire, la rassegna che fu ospitata dal Loft21 prima che l’ascia implacabile della polizia annonaria la lasciasse priva di un luogo dove svolgersi. Hanno ritrovato casa allo spazio Concept di via Forcella, e rilanciano con il trittico Perrine en Morceaux, Riga ed Echran. Contemporaneamente arrivano il free-grind dei novaresi Psychofagist (al Csoa T*28) e la bizzarra rock-clownerie dei portoghesi dUASsEMIcOLCHEIASiNVERTIDAS (al Blob di Arcore). Read the rest of this entry »
Posted: Aprile 28th, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen, succede che... | Tags: ?alos, baraonda, birra, carnenera, concerti, cultura, damo suzuki, edda, eustazio di tessalonica, festival, fuzz orchestra, gak sato, le citta' sottili, leoncavallo, mi land, milano, milanoX, noguru, O', peter brotmann, scena, spazi sociali, steve piccolo, torchiera, TRoK!, xabier iriondo, zam, zeus! | Commenti disabilitati su la terra di MI Land
sta arrivando MI LAND… una settimana di concerti e non solo in giro per la citta’, zumpa-zumpa-zumpappa’…
se non ce la facciamo a questo giro, per dirla con la paolino paperino’s band, tutti quanti a fare in culo…
questo quanto scrive sull’argomento il buon eustazio da tessalonica su milanoX…
questo il manifesto di mi land, questo il programma, tanta altra merda (linki ai maledetti social netuorc inclusi) sull’apposita pagina dell’internet.
Negli ultimi anni, la cultura a Milano ha vissuto tempi duri. La cosa pare lampante a chiunque si occupi di musica, come nel caso che andremo ad esaminare, ma anche allargando il discorso ad altre sfere, le differenze sono di lieve entità.
Per carità, l’offerta non manca, e non mancano di far notare la cosa tutti coloro che si muovono nella “fetta di mercato” della cultura milanese. Si parla di mercato perchè sono quelli gli ambiti in cui “la città delle porte chiuse” si riapre… ed ecco fiorire intorno alle fiere del mobile, alle settimane della moda, ai festival più o meno grandi, più o meno istituzionali, un’offerta culturale che riesce a far assomigliare Milano ad una metropoli europea. Ma è fumo negli occhi, oltre che nei polmoni. Perchè è tutto concentrato all’interno della grande maledizione padana, quella dell’evento. A Milano la cultura, o qualcosa che gli si avvicina, sono gli Eventi. Quelli che durano un weekend (perchè si consuma di più), se va bene una settimana. E il resto? E chi agisce sul movimento culturale nella città negli altri 362 giorni dell’anno, che spazio si ritrova? Nessuno. Soltanto porte chiuse in faccia, vampirismo burocratico e quella strana “imposizione del silenzio” che vuole la città come un grande ospizio a cielo aperto, dormiente e taciturna. Read the rest of this entry »