indice . . .

[4/4] il lungo ritorno

Posted: Marzo 3rd, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] il lungo ritorno

Il ritorno di MilanoX sulla carta avviene in una settimana strana, a cavallo tra tanti appuntamenti sonori interessanti che spingono però la lancetta verso il termine della settimana: Marzo inizia a passettini e prende velocità pedalata dopo pedalata.

Venerdì 4 arriva puntuale l’incontro con “Musica in forma libera”, la rassegna avanguardista della Scighera: sul palco il trio free-jazz Fyodor D. Sabato 5 il piatto è ricco, uno di quei piatti a cui si servirebbe a piene mani quel ciccione di Afrika Bambaataa, padrino dell’hip hop newyorkese sin dai primi anni ’80, remixatore iconoclasta e cantore inconsapevole delle serate di un’intera generazione italica cresciuta nei primi anni ’90 sulle note di “Planet Rock”. Ciò che resta di questa esperienza, è sul palco del Leoncavallo. Un piatto pieno di crauti, invece, tra le mura di Cox18, dove arriva la Squadra Omega con il suo carico di kraut rock da Treviso. L’electro-pop oscuro dei Frozen Autumn va in scena a Palazzo Granaio (Settimo Milanese), mentre la banda dell’8-bit milanese fa bum bum al Metissage, con Culomono, Tonylight e Arottenbit. Di tutt’altro genere l’appuntamento con Brian Willoughby e Cathryn Craig, duo folk profondamente americano ma dal vivo in Piazza Don Decio a Burago Molgora, cercatelo su Google maps.
Read the rest of this entry »


[4/4] one more pogo

Posted: Febbraio 18th, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] one more pogo

Belin che voglia incredibile che avrei di pogare. Senza esagerare, senza violenza o gomiti alti, solo il puro caos dell’ammassarsi di carni umane una contro l’altra, corna al cielo ed headbanging fino ai crampi al collo. Perchè il pogo, e l’headbanging in minor misura, è una creatura scomparsa. Un fantasma estintosi con il tramonto di un secolo, con il finire di quel decennio strafighissimo che furono i 90s, almeno dalle nostre parti. L’ho trovato ancora ad altre latitudini il pogo old-school, a San Francisco quest’estate ho rivisto 20 metri di bolgia di sottopalco da commuoversi, ma qui neppure gli Slayer ce l’hanno fatto. Oggi sotto i palchi c’è solo un lento ondeggiar di mani che spingono in alto display luminosi, telefoni mobili e macchine fotografiche, annacquati spesso in un chiacchiericcio distratto, complici i volumi da cameretta.
E per ritrovare la bolgia, qualla vera, bisogna cambiare lande oppure inseguire qualche vecchiaccio che la scarica energetica riesce a dartela ancora tale e quale, a prescindere dalle condizioni al contorno. Vecchiacci del genere, tra i miei preferiti, sono gli Wire, una leggenda suonante davanti ai quali qualche estate fa, sotto un torrido tendone di Benicassim, vidi esplodere l’inferno. Spero continuino ad avere lo stesso effetto, la prova è mercoledì 22 al Bloom di Mezzago.

Read the rest of this entry »


[4/4] scalda il cuore

Posted: Febbraio 11th, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] scalda il cuore

Allora era vero! Il disgelo previsto la scorsa settimana è confermato, almeno dal punto di vista climatico… già perchè su quello musicale la città resta ancora imballatina com’era in precedenza. Ma la primavera ormai la si respira (per quanto si possa respirare a Milano), il suo carico ormonale speriamo che spinga un po’ più in alto anche le levette dei volumi. Nel frattempo ci si può scaldare ancora un po’ con musiche invernali, toni crepuscolari verso un’alba che prima o poi arriverà.
Read the rest of this entry »


[4/4] il disgelo

Posted: Febbraio 3rd, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] il disgelo

Il disgelo arriva lento lento. Non stiamo al polo e non sentiamo il fragore di blocchi di ghiaccio che si staccano, buttandosi in mare per una nuova vita come iceberg. A Milano il massimo fragore invece è quello degli scooteristi che cercano di ammazzarci 24 ore su 24, e un poco di frastuono che esce da cantine, cascine, circoli e teatri, e il disgelo arriverà lentamente, goccia dopo goccia finchè non si consuma tutta la stalattite.

“Musica in forma libera” è una di quelle iniziative che hanno tenuto caldo l’inverno, per la Scighera quindi il disgelo sarà facile, inizia venerdì 4 con il Daniele Cavallanti Udu Calls Trio, a cavallo tra brani di Ornette Coleman, Wayne Shorter e proposte proprie… Read the rest of this entry »


[4/4] densamente popolata

Posted: Gennaio 28th, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] densamente popolata

E’ una settimana densa di appuntamenti quella che arriva, complice il disgelo invernale, ma la densità non significa per forza ricchezza. Ci sono tante cose all’orizzonte, e si può ascoltare buona musica quasi tutte le sere, ci sono tanti grandi classici, ma manca il “botto”, nessuno evento headliner insomma, ma una lunga passeggiata.
Read the rest of this entry »


[4/4] skinny fists

Posted: Gennaio 20th, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] skinny fists

Prendi un gruppo dalla formazione variabile, più un collettivo che una band, in cui il numero di musicisti sul palco arriva a variare da 8 a 15. Falli reincarnare in progetti diversi ed in una pletora di idee. Prendi un disco che si intitola piu’ o meno, “solleva i tuoi pugni di pelle come antenne verso il paradiso”. Dai a tutto quanto un nome che sia un augurio arcaico del tipo “Che Iddio l’abbia a cuore, o Imperatore Oscuro!” (a quanto pare tratto da un documentario sulle gang di motociclisti a Tokyo). Tira fuori tutto ciò dal calderone del post-rock e tramutalo in sinfonie ipnotiche e mezz’ore di riverberi. Tutto ciò è sufficientemente arrapante? Tutto ciò è solo una piccola sintesi dei Godspeed You! Black Emperor, una delle cose migliori che il rock ci abbia donato in questi suoi anni di stanchezza. E giovedì 27 arrivano (occasione ben rara) da queste parti, al nuovo Live Club di Trezzo sull’Adda; è una di quelle occasioni per cui va rotto il maialino dei risparmi. Read the rest of this entry »


[4/4] Il veleno nella voce

Posted: Gennaio 12th, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] Il veleno nella voce

Il veleno è nella coda, come per lo scorpione. Nella coda della settimana e già verso la fine del mese, chè la tradizione vuole che il risveglio musicale dalle feste sia lento.
Il veleno è dolcissimo come la voce di un folletto giapponese che ci delizia sin dal 1970, quel Damo Suzuki che, secondo le leggende, incontrò i Can fuori da un bar mentre cantava per le strade di Monaco, speranzoso di raccattare qualche moneta per la serata. Incantati dalla voce dell’eccentrico giapponese i maestri del kraut-rock lo invitarono ad esibirsi con loro la sera stessa in un concerto. Fu l’inizio di una nuova storia, per i Can e per il free-rock tutto. Nei successivi quarant’anni Damo è stato, in ordine sparso e geografia confusa, un cantante di successo, un cantante di strada, un venditore di assicurazioni porta a porta, un frequentatore dei peggiori bar di Tokyo… e una voce intorno a cui aggregare la créme degli improvvisatori di mezzo mondo in tour perenne. Il Damo Suzuki Network è ormai di casa anche a Milano, grazi agli instancabili sforzi del suo alleato locale Xabier Iriondo (e chi se non lui…). Mercoledì 19, sul palco del Tunnel, li accompagnano altri due reduci Afterhours (Manuel Agnelli ed Enrico Gabrielli) e il batterista Cristian Calcagnile. Read the rest of this entry »


[4/4] it’s a wild world

Posted: Dicembre 23rd, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] it’s a wild world

L’ultimo articoletto dell’anno 010 è anche il primo di un mondo più povero, il primo scritto da un pianeta in cui non abita più Don Van Vliet, al secolo Captain Beefheart. Il Capitano è stato uno di quei 5 o 6 artisti fondamentali, senza i quali forse non ci sarebbe stata tutta la buona musica degli ultimi 50 anni, non ci sarebbero stati i concerti di cui si parla qua sopra fino ad oggi, non sarebbe cambiata la mia vita, forse. E’ un mondo più solo, quello senza il Capitano, ma pieno della sua Musica e delle sue idee. Va bene, dunque, che le prossime siano settimane di silenzio, sarà l’occasione buona per riascoltarlo.
Read the rest of this entry »


[4/4] l’isola che non ci sarà

Posted: Dicembre 16th, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , | 1 Comment »

Se Milano è un mare in tempesta (e lo è), Soundmetak rappresenta un’isola felice, un porto sicuro dove approdare ogni sabato, tra le mareggiate del traffico irrespirabile dell’ora dell’aperitivo. Ahinoi, è un porto che va chiudendo i battenti, dopo più di 5 anni di immersioni nell’oceano delle musiche non convenzionali. Soundmetak è un’idea nata dalla passione di Xabier Iriondo, uno di quegli artisti il cui numero di progetti va ben oltre lo spazio di un articolo: un negozio dedicato alla ricerca sonora a 360°, dagli strumenti ai dischi, ai libri e ai concerti di improvvisazione, da ascoltare seduti sul tappeto a centro sala. Due vetrine luminose, in grado di catalizzare l’attenzione dei passanti incuriositi dalle performance musicali degli ospiti invitati di volta in volta dal padrone di casa.
Il negozio di piazzale Segrino chiude alla fine del 2010, disperdendo una schiera di naufraghi nel sabato milanese. sarà dura sopravvivere all’assenza, per cui tanto vale approfittarne per godersi tutto ciò che resta di Soundmetak. Xabier ha colto l’occasione per celebrare quest’esperienza come d’abitudine, ovvero suonando dal vivo. Read the rest of this entry »


[4/4] possible settings

Posted: Dicembre 10th, 2010 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | 1 Comment »

Gli approcci naturali alla musica libera sono due, non di più: quello del probabile e quello del possibile. Il primo si inscrive nelle strutture, dove il cammino è segnato, e ciò che si può incontrare può suscitare meraviglia ma non stupore. Il possibile è il percorso delle porte aperte, dove tutto può accadere perchè la struttura altro non è che il calcio in culo di partenza, e poi sarà la strada a decidere ciò che può e non può accadere.
Amirani Recors è una di quella realtà virtuose della peninsula che alla musica fa tanto tanto bene da sempre; il suo capitano Gianni Mimmo (uno dei maestri del free jazz locale) ha pensato bene di festeggiare il primo quinquennio di Amirani con un’intera giornata di “scambio generativo e intelligente”. Read the rest of this entry »